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 Zungri - I 50 anni di Padre Massara

 Zungri

50° Anniversario di ordinazione sacerdotale di

P. Giuseppe Massara   di Francesco Fiamingo

Zungri 28-06-09

Nella cornice del Santuario  Mariano  di Maria S.S. della Neve – Zungri (VV) è stata festeggiata la ricorrenza del  50° anniversario di ordinazione sacerdotale di P. Giuseppe Massara, figlio di questa comunità nato  nel 1929 da, Elisabetta Pugliese e Domenico Massara, nella Via comunemente indicata come  "Ruga a  Madonna".

P. Massaara  appartiene alla congregazione dei sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, fondata da Padre Leone Giovanni Dehon a San Quintino (Francia) nel 1878 i cui discendenti vengono definiti Padri Dehoniani.

Sono presenti in Calabria con due sedi, quella di Cosenza e di Sant’Irene di Briatico, dove appunto in questo periodo P. Massara risiede. E’ stato avviato alla vita sacerdotale nel 1942 dal tanto amato Arciprete Nicola  Fiamingo. Nell’Omelia del 23-07-2006 giorno in cui venne riesumata  la salma dell’arciprete, in merito P. M. ebbe a dire: "La volontà del Signore mi ha chiamato ma, negli anni che frequentavo il Ginnasio, era l’arciprete che mi sosteneva moralmente e pagava la mia retta al seminario."

Venne consacrato sacerdote il 28 giugno del 1959 ad Ascoli Piceno dal vescovo Morgante Squintani.

La prima parrocchia in cui profuse la sua opera sacerdotale fu San Quirico (Oristano) in Sardegna. Fu in seguito nominato rettore del Santuario del Santissimo Salvatore di Andria, vice parroco della parrocchia universitaria San Paolo Apostolo di Cosenza, rettore della congregazione Dehoniana di S. Irene, parroco delle frazioni Daffinà e Daffinacello, ed attualmente  della comunità di Zambrone.

Ad organizzare la ricorrenza è stato il rettore del Santuario  Mariano don Felice La Rosa con la collaborazione della comunità parrocchiale. L’evento è stato preceduto da un triduo di preghiera tenuto dal dehoniano  P. Trifone Labbellarte attuale rettore della congregazione di S. Irene.

La celebrazione Eucaristica è stata affidata al vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea-  mons. Luigi Renzo, il quale è stato ricevuto dal neo sindaco di Zungri, arch. Francesco Galati.

Erano presenti anche altri sacerdoti delle vicine parrocchie tra i quali: Don Francesco Sicari (Zaccanopoli), Don Raffaele Arena (Rombiolo), Don Giuseppe Florio (Parghelia), Don Paolo Pietropaolo (ex parroco di Zungri), P. Trifone Labbellarte.

Nell’Omelia il vescovo ha espresso nei confronti di P. Massara sentimenti di gratitudine per i cinquanta anni di vita consacrati a Dio e sottolineato il ruolo della funzione sacerdotale nell’affermazione del cristianesimo nella storia.

P. Massara ha letto una sua preghiera rivolta alla Madonna, riportata integralmente nelle immagini.

La comunità parrocchiale di Zungri in ricordo dell’evento, alla fine liturgia, ha donato al festeggiato un Calice Liturgico.

P. Massara, particolarmente emozionato ha ricevuto il saluto e le congratulazioni personali dei fedeli presenti, con i quali si è scusato per non aver avuto la possibilità di ringraziare tutti i convenuti e gli  organizzatori dell’evento.

P. Massara accolto dal rettore del Santuario don Felice La Rosa

P. Massara incontra Sua Ecc. il Vescovo Mons. Luigi Renzo

Il Sindaco di Zungri arch. Francesco Galati mentre porge al vescovo i saluti della comunità di Zungri

Immagini dei fedeli all’interno del Santuario

Immagini della Celebrazione Eucaristica

P. Massara legge la sua preghiera

Il testo della preghiera >>=====>

Sua Ecc. il Vescovo Mons. Luigi Renzo con P. Massara e i Sacerdoti

P. Massara saluta i fedeli

Incontri con P. Giuseppe Massara

Nella foto anno 1958 P. Massara presente per la prima funzione Eucaristica alla Grotta Madonna di Lourdes

Avrei voluto descrivere qualche aneddoto dell’infanzia di P. Massara ma, la mia amata consulente "da Ruga a Madonna"  recentemente è stata chiamata dal Signore. Mi affido quindi a qualche ricordo personale. Era  una mattinata dell’estate 1960 e P. M., sulla via principale del paese, era contornato da alcuni ragazzi miei coetanei, mi avvicinai anch’io e mi posi nell’atteggiamento di chi intende porre il solito buongiorno, che non riuscii a pronunciare  poiché P. M., quando ti vedeva arrivare, anticipava i tempi con una domanda o qualche  particolare considerazione. Eravamo in tanti, si procedeva in direzione “du castejiu”. P. M. aveva tra le mani una macchina fotografica, dovevamo fare una foto di gruppo; intanto chiacchierando, tra una cosa e l’altra,  si giunse fino al cimitero e  precisamente davanti alla tomba del fratello Domenico, scomparso in un incidente qualche anno prima. Dopo aver recitato alcune preghiere e scattato delle foto tornammo a casa. Di tempo, comunque, ne era passato tanto e io trovai le porte chiuse. I miei famigliari, nel frattempo, si erano recati in campagna dove avevano già pranzato da qualche ora. Avevo  paura di avvicinarmi, essendomi allontanato per tutta la mattinata senza dir nulla ma, quando spiegai di essere stato con P. Massara, non mi fu rimproverato nulla.

Quattro di quei ragazzi, di cui due miei compagni di classe e di banco nelle scuole elementari, a distanza di alcuni mesi si avviarono agli studi in seminario nella congregazione dei Padri Dehoniani.  Nessuno di loro divenne sacerdote e, a distanza di alcuni anni, ci ritrovammo ancora insieme nel frequentare le scuole superiori.

La presenza di P. Massara a Zungri è legata ad alcune ricorrenze e in particolare al periodo delle ferie estive, durante il quale si effettuano i solenni festeggiamenti in onore della Madonna della Neve. Lo s’incontrava  sul sacrato della chiesa parrocchiale, intento a salutare e chiacchierare con i fedeli che entravano in chiesa e soprattutto con i giovani, fino all’ultimo minuto prima della celebrazione della S. Messa. La sua Omelia domenicale  per noi zungresi, che solitamente ascoltavamo un linguaggio, organico, compassato con crescendo finale, diventava motivo di aspettativa e curiosità. P. Massara  staccava il microfono, scendeva dall’altare e si poneva a diretto contatto con la gente, mentre qualcuno maliziosamente tra i fedeli pensava: "Chissà questa settimana dove ha perso le chiavi della macchina P. Massara" ! E’ proprio così, nell’introduzione del suo discorso, capitava di sentire qualsiasi episodio di vita quotidiana che lui magistralmente ampliava e collegava alle pagine del Vangelo. Un mondo di parole e di semplici esempi, quasi un dialogo con la gente, nello spiegare e proporre la parola di Dio che diveniva più comprensibile e ci aiutava a riflettere. Ricordo di quell’anno in cui P. Massara, trovandosi  nella nostra parrocchia per il periodo pasquale, ebbe l’incarico di tenere la predica del "Venerdì Santo". Tra i fedeli trapelava qualche perplessità: "P. Massara è un giovane, dal carattere ed espressione sempre allegra...”, ma quando, nell’ultima parte della predica, consegnò tra le braccia della Vergine Addolorata il Corpo del Cristo morto, le parole e l’espressione di P. Massara assunsero quell’intensità di commozione che ancora una volta portarono alle lacrime tanti fedeli.

P. Massara è conosciuto a Zungri per le sue brevi temporanee presenze e nel contesto locale quando si parla di una persona di culto, comunemente verrebbe da riferire una abitudinale frase: " è un sacerdote di altri tempi ! " Nel nostro caso, i tempi non guardano al passato, bensì al presente ed al futuro in quanto, la semplicità e la chiarezza delle sue parole, dei suoi esempi,  sono è saranno  sempre per la comunità zungrese,  validi  punti di riferimento.

Francesco Fiamingo

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La Cerimonia

AL SERVIZIO DELLA GENTE                          di Corrado L’Andolina

Zungri celebra i 50 anni di don Massara

Quando si dice il destino… Padre Giuseppe Massara è nato a Zungri in un’abitazione ubicata di fronte al santuario mariano della Madonna della Neve. La strada dove insisteva quella casa, all’epoca, era denominata via Roma; un omaggio alla città che ha consentito al cristianesimo di espandersi nel mondo. Ma vi è di più. Quella stessa via, molti lustri dopo, cambiò denominazione e venne intestata all’arciprete Nicola Fiamingo, amatissima guida spirituale degli zungresi per quarantasei anni.

Padre Giuseppe Massara venne consacrato al sacerdozio il 28 giugno 1959 ad Ascoli Piceno dal vescovo Morgante Squintani. Gestì la sua prima parrocchia in Sardegna, a San Quirico, provincia di Oristano. Poi venne nominato rettore del Santissimo Salvatore di Andria. Di seguito gli furono assegnate le parrocchie di due frazioni zambronesi, quelle di Daffinà e Daffinacello. Seguì l’esperienza di rettore del Sacro Cuore di Gesù di Sant’Irene di Briatico; quindi, quella cosentina, con le funzioni di vice parroco della parrocchia universitaria San Paolo Apostolo. Infine, sacerdote della parrocchia San Carlo Borromeo di Zambrone dove esercita la sua attività pastorale da più di sette anni.

Per festeggiare i suoi cinquant’anni di sacerdozio, don Felice La Rosa, parroco di Zungri, ha organizzato, nei giorni scorsi, proprio nel santuario mariano un’apposita messa. La celebrazione é stata affidata al vescovo della diocesi di Mileto-Tropea, monsignor Luigi Renzo. Ad accoglierlo al suo arrivo, il neo eletto sindaco di Zungri Franco Galati.

E’ stata poi la volta del titolare della parrocchia San Nicola di Zungri, don Felice La Rosa che ha introdotto la solenne cerimonia con la consueta essenzialità e precisione. Il vescovo ha incentrato la sua omelia sulle tre dimensioni della vita religiosa: la costante ricerca di Dio, le virtù teologali e la perfezione nella carità. Nella sua articolata riflessione, monsignor Luigi Renzo ha sottolineato come: «Il sacerdozio è lo strumento che ha consentito al cristianesimo di radicarsi nella storia». Ha poi espresso a padre Giuseppe Massara sentimenti di: «gratitudine per i cinquant’anni di vita consacrati a Dio».

Dal canto suo, il padre dehoniano Giuseppe Massara, profondamente commosso, al termine della messa ha recitato una preghiera alla Madonna della Neve. Presenti alla solenne cerimonia molti dehoniani provenienti da Cosenza e alcuni sacerdoti  del Vibonese, tra i quali don Francesco Sicari titolare della parrocchia di Zaccanopoli, padre Trifone Labellarte ed il sacerdote emerito di Zungri, don Paolo Pietropaolo.

Corrado L’Andolina

Pubblicato su Calabria Ora il 2 luglio 2009, p. 43

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