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 Premio Letterario 2008

 "Città di Tropea - Una Regione per leggere"

Premio Letterario 2009

 >>=====> Tropea

II Edizione 06.07.2008 - Premiazione:

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Premio Tropea: le anticipazioni della seconda edizione

Il Premio nazionale letterario "Città di Tropea - Una regione per leggere" è giunto alla sua seconda edizione, con una terna di finalisti di tutto rispetto: Gianrico Carofiglio (con Ragionevoli dubbi, edito da Sellerio), Domenico Starnone (con Prima esecuzione, edito da Feltrinelli) e Ornela Vorpsi (con La mano che non mordi, edito da Einaudi).

Si può bissare il successo della prima edizione che ha visto la vittoria di Gomorra di Roberto Saviano e l’avvicendarsi di ospiti che hanno fatto del Premio, oltre che un evento culturale, anche un’occasione mondana arricchita da talk-show e dibattito ?

Affermativo, visto che quest'anno l’evento culturale si terrà nei giorni 4, 5 e 6 luglio e si svolgerà nel celebre centro storico dell’incantevole cittadina tirrenica, in Largo Galluppi, la piazza che porta il nome del noto filosofo tropeano Pasquale Galluppi.

Il premio sarà quindi fulcro delle prime serate dell’Estate tropeana.

La manifestazione, promossa dall'“Accademia degli Affaticati”, verrà condotta dai giornalisti Rai Pasqualino Pandullo (Presidente, peraltro, della medesima associazione) e Livia Blasi mentre l’atmosfera musicale sarà garantita dal pianoforte di Sergio Coniglio.

Premio Tropea al "Via" !

Finalmente ci siamo !

Il tanto atteso evento cultural-mondano sta per iniziare.

Il 4, 5 e 6 luglio, nel primo week-end dell’estate tropeana, sarà protagonista il Premio nazionale letterario "Città di Tropea - Una regione per leggere", giunto alla sua seconda edizione e con una terna di finalisti di tutto rispetto: Gianrico Carofiglio (con Ragionevoli dubbi, edito da Sellerio), Domenico Starnone (con Prima esecuzione, edito da Feltrinelli) e Ornela Vorpsi (con La mano che non mordi, edito da Einaudi).

La piazza intitolata al filosofo tropeano Pasquale Galluppi sarà sotto la luce dei riflettori: sul palco si avvicenderanno volti noti del giornalismo e nomi importanti della cultura nazionale.

A condurre le tre serate saranno i giornalisti Rai Pasqualino Pandullo (Presidente dell’“Associazione degli Affaticati” promotrice del Premio) e Livia Blasi, mentre l’atmosfera musicale sarà garantita dal pianoforte di Sergio Coniglio.

 I 409 sindaci della Calabria in giuria

L’originalità del Premio consiste proprio nell'aver dato "mandato" di valutare i libri finalisti a 409 sindaci calabresi (o i propri delegati), individuando in questi ultimi il primo vettore di influenza culturale sul territorio. Il vincitore sarà in tal modo decretato dall'incrocio di voti dei sindaci, della Giuria popolare, costituita da soci dell' "Accademia degli Affaticati" e da studenti, e dalla Giuria tecnico-scientifica.

Queste sono le ultime ore ma chi è dotato di una particolare sensibilità letteraria potrà sentire il fruscìo del volgere delle pagine in tutta la regione da parte dei giurati che si apprestano a terminare il loro impegnativo compito.

La qualità generale del Premio è garantita dalla presenza, come presidente, della scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti. Una qualità che – peraltro – è stata recentemente certificata dall’inserimento del Premio Tropea fra i "Premi di qualità" segnalati dal periodico Libri e Riviste d’Italia, organo del Ministero dei Beni culturali.

Il programma generale delle tre serate

Le serate, imbastite sulla presenza fissa dei tre autori finalisti, vedranno protagonisti i libri della terna, cui sarà dedicato un approfondimento.

Si tratta, come già anticipato, di testi e di autori di primo livello: Carofiglio, Starnone e Vorpsi. Discutere con gli autori dei loro testi e degli argomenti correlati fornirà anche la possibilità di affrontare diverse problematiche e certamente sarà anche occasione di vivere momenti di leggerezza "colta".

Alle tre serate della kermesse culturale parteciperanno alcuni fra i massimi esponenti della cultura nazionale e del giornalismo.

Sottolineiamo innanzi tutto l’attiva partecipazione dei membri della Giuria. Insieme alla citata Bossi Fedrigotti, ci saranno Pierfranco Bruni (Presidente del Sindacato nazionale liberi scrittori), Michele Daniele Vice Presidente dell’“Accademia degli Affaticati”), Gilberto Floriani (Direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese) e Giuseppe Meligrana (editore e Segretario dell'“Accademia degli Affaticati”) che interverranno nelle varie fasi delle serate culturali.

 Saranno inoltre ospiti, tra gli altri, del salotto culturale tropeano: Mons. Luigi Renzo, Vescovo di Mileto, Nicotera e Tropea, autore del libro Calabria di ieri e di oggi, per Ferrari editore; Fulvio Mazza, Direttore dell’agenzia di servizi per l’editoria la Bottega editoriale; l’imprenditore vitivinicolo Nicodemo Librandi; Pino Nano, Caporedattore Tgr Rai Calabria e Francesca Viscone autrice del libro La globalizzazione delle cattive idee, edito da Rubbettino.

Segnaliamo poi, con particolare evidenza, la presenza del Vicepresidente della Giunta Regionale della Regione Calabria, Domenico Cersosimo, che – nella sua qualità di “uomo nero” (così come ama definirsi da quando si trova impegnato nell’amministrazione pubblica) – racconterà della difficoltà di fare, in Calabria, politica culturale.

Una particolare categoria di giurati è infine rappresentata dai Rettori delle tre Università calabresi: Tullio Barni, delegato per la Cultura dal Rettore dell'Università degli Studi “Magna Græcia” di Catanzaro, Francesco Saverio Costanzo; Massimo Giovannini, Rettore dell'Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria; Giovanni Latorre, Rettore dell'Università degli Studi della Calabria di Rende, che forniranno il proprio contributo ai relativi dibattiti.

Nel cuore del premio, nelle serate del 4 e 5 luglio, alla presenza dei genitori di Federica Monteleone, ci sarà la consegna del Premio Scrittura giovani intitolato alla giovane studentessa – a cura della Consulta delle Associazioni tropeane presieduta da Vittoria Saccà, docente, giornalista e scrittrice – nelle due sezioni “Narrativa” e “Giornalismo”.

Domenica 6 luglio, il dibattito sarà accompagnato da un intermezzo musicale: la violinista Kameliya Naydenova e il pianista Emilio Aversano eseguiranno Introduzione e Rondò capriccioso di Camille Saint-Sæns. 

Il dibattito culturale delle tre serate sarà ravvivato anche e soprattutto grazie alle importanti tavole rotonde che verranno animate da una serie di intellettuali di livello nazionale. Tra cui ricordiamo Carmen Lasorella, giornalista, già inviata speciale e corrispondente Rai da Berlino e direttrice di Tele San Marino, che ha appena pubblicato un attualissimo libro sulla Birmania edito da Bompiani, Verde e zafferano. A voce alta per la Birmania; il direttore di Quattroruote Mauro Tedeschini, autore di un saggio storico e di costume edito da Aliberti dedicato a l’uomo che inventò la 500; Stenio Solinas autore di un saggio dedicato al viaggio costruito come un diario intellettuale dall’eloquente titolo Vagamondo, edito da Settecolori; il giornalista e scrittore Antonio Prestifilippo, autore del libro sul delitto Scopelliti, Morte di un giudice solo, edito da Città del Sole, e su cui si discuterà insieme alla figlia del magistrato, la combattiva Rosanna; il Vice Direttore della testata nazionale del Tgr Rai, Domenico Nunnari; l’antropologo, nonché direttore del Dipartimento di Filologia dell’Unical e Assessore alla Cultura della Provincia di Vibo Valentia, Vito Teti, che ricorderà Sharo Gambino insieme alla figlia di quest'ultimo, Silvia; Mario Desiati, Caporedattore di Nuovi argomenti, e Mauro Francesco Minervino, Direttore editoriale della casa editrice Abramo, che sulla base del recente saggio Quel mare tanto amato di cui sono curatori, ricorderanno la figura di Enzo Siciliano.

And last but not least, la presenza del Vicepresidente della Giunta Regionale della Regione Calabria, Domenico Cersosimo, che – nella sua qualità di "uomo nero" (0.così come ama definirsi da quando si trova impegnato nell’amministrazione pubblica) – racconterà della difficoltà di fare, in Calabria, politica culturale.

L’ufficio stampa del Premio sarà curato dalla scrivente agenzia di servizi “Bottega editoriale”

www.bottegaeditoriale.it

Per eventuali maggiori informazioni sul Premio si può cliccare il seguente link:

www.premioletterariotropea.org     Tropea, 4 luglio 2008  Bottega editoriale Srl

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 Programma dettagliato delle tre serate:

VENERDÌ 4 LUGLIO   interverranno:

Ornela Vorpsi, scrittrice finalista Premio Tropea 2008

Gianrico Carofiglio, scrittore finalista Premio Tropea 2008

Mario Caligiuri, docente universitario e giornalista

Mauro Tedeschini, direttore di Quattroruote

Mario Desiati, Caporedattore Nuovi Argomenti e scrittore

Mauro Francesco Minervino, antropologo e scrittore

Mons. Luigi Renzo, Vescovo di Mileto, Nicotera e Tropea

Assunta Scorpiniti, giornalista e scrittrice

Mario Romano, imprenditore e Presidente comunicazione Confindustria Vibo Valentia

Giovanni De Giorgio, medico omeopata

Antonio Euticchio, Sindaco di Tropea

Gilberto Floriani, Direttore Sistema Bibliotecario Vibonese

Nicodemo Librandi, imprenditore vitivinicolo

Fulvio Mazza, Direttore la Bottega editoriale

Luigi Cotroneo, Ingegnere Gruppo Paleontologico Tropeano

Marco Gatto, critico letterario

Michele Daniele Vicepresidente dell’“Accademia degli Affaticati”

Giuseppina Bilotta, scrittrice

Bruno Gallo, giornalista e scrittore

legge Pamela Muscia, attrice

Premio Scrittura giovani “Federica Monteleone”

a cura della Consulta delle Associazioni tropeane presieduta da Vittoria Saccà

Premiazione settore Narrativa

SABATO 5 LUGLIO  interverranno:

Domenico Starnone, scrittore finalista Premio Tropea 2008

Carmen Lasorella, Direttrice Tele San Marino

Stenio Solinas, giornalista e scrittore

Pierfranco Bruni, scrittore

Rosanna Scopelliti, portavoce del movimento “Ammazzateci tutti”

Antonio Prestifilippo, giornalista e scrittore

Cristina Segura Garcia, Console onorario di Spagna per Calabria e Basilicata

Annachiara Valle, giornalista e scrittrice

Antonio Pugliese, docente universitario e scrittore

Francesca Viscone, giornalista e scrittrice

Giusy Verbaro, poetessa

Carmensissi Malferà, giornalista e saggista

Sebastiano Caffo, imprenditore Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Vibo Valentia

Giuseppe Meligrana, editore e Segretario dell'“Accademia degli Affaticati” 

legge Rossana Colace, attrice

Vito Teti (antropologo e Assessore alla Cultura della Provincia di Vibo Valentia) e Silvia Gambino, ricordano Sharo Gambino

Premio Scrittura Giovani “Federica Monteleone”

Premiazione settore Giornalismo

Interverranno:

Giuseppe Soluri, Presidente Ordine dei Giornalisti della Calabria

Pino Nano, Caporedattore Tgr Rai Calabria

 DOMENICA 6 LUGLIO   interverranno:

Isabella Bossi Fedrigotti, giornalista e scrittrice

Domenico Starnone, scrittore finalista Premio Tropea 2008

Ornela Vorpsi, scrittrice finalista Premio Tropea 2008

Gianrico Carofiglio, scrittore finalista Premio Tropea 2008

Giovanni Latorre, Rettore Università della Calabria Cosenza

Tullio Barni, delegato dal Rettore dell’Università Francesco Saverio Costanzo per la Cultura

Massimo Giovannini, Rettore Università Mediterranea Reggio Calabria

Domenico Nunnari, Vicedirettore Tgr Rai

Domenico Cersosimo, Vicepresidente Regione Calabria

Francesco De Nisi, Presidente Provincia Vibo Valentia

Domenico Arena, Presidente Confindustria Vibo Valentia

Francesco Pinto, Presidente Consorzio Asmez

Intermezzo musicale: Kameliya Naydenova (violinista) ed Emilio Aversano (pianista) eseguiranno Introduzione e Rondò capriccioso di Camille Saint-Sæns

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 Le schede stampa dei tre libri finalisti

 

 1° CLASSIFICATO E VINCITORE DEL PREMIO TROPEA

Gianrico Carofiglio  -  Ragionevoli dubbi

2006, Sellerio Editore Palermo (collana La memoria)

Dopo tre anni, ritorna Guido Guerrieri, l’avvocato più celebre dell’Italia letteraria, protagonista anche di questo terzo legal thriller di Gianrico Carofiglio.

Sono giorni un po’ difficili per Guido Guerrieri. Margherita, la sua compagna, sta per partire per gli Stati Uniti per un lavoro importante. Una bella soddisfazione per lei, ma Guerrieri si sente morire dentro. Il nuovo caso perciò lo coglie in un momento di abbattimento e di difficoltà. Un detenuto, condannato pesantemente in primo grado per traffico di droga, ha ricusato il suo avvocato e ora vuol nominare lui come difensore. Al primo colloquio in carcere Guerrieri riconosce immediatamente l’uomo. È uno dei picchiatori fascisti che tanti anni prima, quando era un ragazzino, lo aggredì. Ma il detenuto non mostra di riconoscerlo, anzi, sta affidando a lui la sua sorte.

L’uomo racconta la sua storia: arrestato con l’automobile imbottita di droga, «convinto» da sconosciuti a nominare come difensore un avvocato che gli ha procurato il massimo della pena, si protesta innocente e ora vuole affidarsi a Guerrieri che gode fama di professionista affidabile.

E qui il racconto potrebbe svolgersi sul semplice piano delle indagini e del processo – che sono, inutile sottolinearlo, molto avvincenti – se non fosse per l’antico odio che Guerrieri nutre per il suo assistito e contemporaneamente per la «storia» che nasce con la bellissima moglie e con la figlia, una bambina cui la detenzione del padre ha regalato un sonno pieno di incubi. Guerrieri è innamorato e felice, forse ha sempre desiderato una famiglia così, ma nello stesso tempo avverte tutto il disagio della situazione: proibitiva e non solo per deontologia professionale.

Gianrico Carofiglio (Bari, 1961) di professione magistrato, da poco Senatore per il Pd. Per il primo romanzo, Testimone inconsapevole (definito da Corrado Augias «uno dei migliori gialli legali uscito in Italia» e giunto alla 43 edizione), ha vinto alcuni premi letterari: XXVI Premio Città di Chiavari, Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo, Premio del Giovedì Marisa Rusconi, Premio Rhegium Julii e Premio Fortunato Seminara-Opera Prima. Con questa casa editrice ha pubblicato anche Ad occhi chiusi (2003, 34ª edizione), Ragionevoli dubbi (2006, 24ª edizione) e L'arte del dubbio (2007) tradotti in tutto il mondo. Ha vinto numerosi premi tra cui il Premio Bancarella 2005 con Il passato è una terra straniera. Con il fratello Francesco ha scritto il graphic novel Cacciatori nelle tenebre.

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2° CLASSIFICATO

 

Ornela Vorpsi - La mano che non mordi 

2007, Einaudi (collana L'Arcipelago EINAUDI)

«Io e l'aereo non era una storia d'amore. Con la mia attenzione-concentrazione dovevo reggere l'intero aereo. Quella volta che l'ho tenuto su dal Giappone a Parigi, c'è voluto più di un mese per rimettermi dai dolori della cervicale, muscoletto spietato e testardo che si vendicava perché avevo approfittato di lui per quindici ore filate».

Esiste una lingua per raccontare lo spaesamento ? Tutto parte da un viaggio a Sarajevo: un tuffo nel cuore dei Balcani, generoso e polveroso come nei ricordi d'infanzia. Qui, la pioggia bagna la pelle più in profondità che altrove. La morte è più sorprendente e ha più sapore.

Come un assedio, ad ogni passo risuona «l'esperanto balcanico», quel linguaggio inudibile e perentorio che non è possibile lasciarsi alle spalle. Un romanzo vivo, caustico, una scrittura apolide leggera e penetrante come le emozioni di cui si nutre.

«Ormai sono una perfetta straniera. Quando si è così stranieri, si guarda il tutto in modo diverso da uno che fa parte del dentro. È come recarsi a una cena di famiglia e non poter partecipare; si frappone una gelida finestra. Di un vetro bello spesso, antiproiettile, anti-incontro: loro ti scrutano, ti riconoscono, ti fanno dei segni perché tu entri e li raggiunga, pure tu li vedi e rispondi con gli stessi gesti, ma la cena si consuma qui, si consuma così. Dopo poco tempo smettono di invitarti, si stancano, il pollo arrosto gli sorride, il pollo arrosto sfornato al momento giusto è una vera consolazione. Le loro parole sono inudibili. Il loro calore lontano. Tu rimani spettatore».

Ornela Vorpsi è nata a Tirana nel 1968. Ha studiato Belle Arti in Albania, poi, dal 1991, all'Accademia di Brera. Dal 1997 vive a Parigi. È fotografa, pittrice e videoartista. In Italia ha pubblicato Il paese dove non si muore mai (Einaudi, 2005; Premio Grinzane Cavour opera prima, Premio Viareggio Culture europee, Premio Vigevano, Premio Rapallo opera prima, Premio Elio Vittorini opera prima), Vetri rosa (Nottetempo, 2006) e La mano che non mordi (Einaudi, 2006)

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3° CLASSIFICATO

Domenico Starnone, Prima esecuzione

2007, Feltrinelli  (collana I narratori)

«Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna ? Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo». Marco, 10, 17-18.

Un insegnante e la sua domanda: sono stato un cattivo maestro? Forse. È anziano, è fuori dal gioco, però deve “stare agli ordini” di una sua ex allieva terrorista. Ma l’insegnante è lo scrittore Domenico Starnone, che può modificare la storia che sta vivendo. E ci prova. Quanto è veramente libero di far cambiare direzione agli eventi ?

Domenico Stasi è un anziano ex insegnante, uomo colto, sollecito, impegnato e di apparente pacatezza, «invecchiato facendo non quello che gli andava di fare ma quello che gli sembrava coerente col sentimento che aveva di sé». Quando apprende che Nina, una sua vecchia alunna, è indagata per partecipazione a banda armata, decide di incontrarla per essere rassicurato della sua innocenza. Ma Nina si proclama colpevole e affida a Stasi un incarico delicato: dovrà recarsi in un appartamento abbandonato, cercare una copia della Morte di Virgilio di Hermann Broch, trascrivere una frase sottolineata a pagina 46 e farla avere a un non meglio precisato “contatto”. Con leggerezza, quasi per gioco, Stasi esegue gli ordini. Apparentemente, però, non si tratta affatto di un gioco. Stasi viene convocato dalla polizia, che segue ogni sua mossa; il contatto non si accontenta del messaggio e gli fa recapitare una pistola con la quale dovrà sparare a un importante bersaglio... Un meccanismo inesorabile si è messo in moto. Ma è realmente così ?

Chi è il professor Stasi? È un assassino ? È una vittima ? È un innocuo zimbello ? Di fatto, lo scrittore è il demiurgo della storia e ne è a sua volta in balia, spaventato, deriso, risucchiato da un’oscura minaccia ? L’unica cosa certa è che nessuno può dirsi innocente, che in ognuno di noi è in agguato il “guizzo improvviso di rettile”.

Domenico Starnone (Napoli 1943) vive e lavora a Roma.

Ha insegnato a lungo nella scuola media superiore e si è occupato di didattica dell'italiano e della storia (Fonti orali e didattica, 1983). Per "I Classici Feltrinelli" ha introdotto Cuore di De Amicis (1993), Ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo (1994) e Lord Jim di Conrad (2002). È stato redattore delle pagine culturali del “Manifesto”, giornale con cui collabora tuttora. Ha lavorato molto per il cinema. Dai suoi libri sono stati tratti i film La Scuola di Daniele Luchetti, Auguri, Professore di Riccardo Milani e Denti di Gabriele Salvatores. Nel 2001 ha vinto il Premio Strega con il romanzo Via Gemito. 

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I tre vincitori: Domenico Starnone, Ornela Vorpsi, Gianrico Carofiglio

da sx: Livia Blasi, Domenico Starnone, Isabella Bossi Fedrigotti, Carmen Lasorella, Pasqualino Pandullo

da Sx: Gianrico Carofiglio, Pasqualino Pandullo, Livia Blasi.

 Tropea 6.7.2008: Domenico Cersosimo premia il vincitore Gianrico Carofiglio

da sx: Pasqualino Pandullo, Antonio Prestifilippo, Rosanna Scopelliti, Pierfranco Bruni, Cristina Segura Garcia, Stenio Solinas, Domenico Starnone, Isabella Bossi Fedrigotti, Carmen Lasorella.

L'intervento per la premiazione del Sindaco di Tropea Antonio Euticchio

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Comunicato stampa 2009

Carmine Abate,

Mario Desiati,

Paolo Di Stefano

ecco la terna dei finalisti del Premio "Tropea"

Il commento del Vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo:

«Il Premio "Tropea" crea "humus culturale" positivo per migliorare la società civile calabrese»

Il voto dei giurati della terza edizione del Premio letterario nazionale "Città di Tropea - Una regione per leggere" è andato ai seguenti libri:

Carmine Abate,    Gli anni veloci (Mondadori);

Mario Desiati,     Il paese delle spose infelici (Mondadori);

Paolo Di Stefano, Nel cuore che ti cerca (Rizzoli).

Questa dunque la terna dei finalisti da cui, nel prossimo luglio, scaturirà il vincitore assoluto.

Come è ormai tradizione del Premio letterario, la votazione si è svolta in "presa diretta" alla presenza – anche quest’anno – di un folto pubblico.

La manifestazione si è tenuta stamane, presso l’elegante Sala del Museo Diocesano, il regista è stato ovviamente il “patron” del Premio, Pasqualino Pandullo, nella sua veste di Presidente dell’associazione organizzatrice, l’Accademia degli Affaticati.

La kermesse culturale si è aperta con il saluto del Sindaco, Antonio Euticchio, e del Presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, che, ringraziando gli organizzatori, hanno tenuto a sottolineare quanto la città di Tropea e la provincia stessa siano orgogliosi di questo Premio che sta consolidandosi e affermandosi sempre più grazie all’alto livello qualitativo che lo contraddistingue.

È intervenuto poi Vincenzo Gasparro, in rappresentanza dello sponsor ufficiale del Premio: la “Spi - Finestre e persiane” che ha ribadito quanto sia importante investire nella cultura specialmente nella nostra regione e come non esista migliore occasione di un Premio letterario, per promuovere la lettura e l’educazione al libro. Tale azienda, a dispetto della crisi, infatti ha voluto fortemente sostenere l’evento letterario, dimostrando come l’intersezione tra imprese economiche e cultura possa certamente fare da volano per lo sviluppo della nostra regione.

Non solo di circostanza è stato l’intervento del Vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo, che ha posto un insolito refrain impostato sul «Non mi piace!». «Non mi piace – ha affermato – che in questa regione non si pensi all’ambiente; non mi piace che sia famosa solo per episodi di violenza; non mi piace che sia l’ultima regione negli indici di lettura. C’è un deficit di società civile. Ma mi piacciono iniziative come questa che creano, appunto, humus culturale favorevole alla crescita della società civile. In Calabria, in effetti, di iniziative culturali se ne fanno tante, ma spesso durano il tempo di una fiammata. Il Premio “Tropea” si differenzia positivamente in tal senso in quanto dimostra una seria continuità». Il Vicepresidente ha poi concluso «che ci siano manifestazioni come questo Premio che promuove la lettura è un bene, ed essere qui riuniti a parlare e discutere di libri e sui libri credo rappresenti un ottimo segnale della nuova strada che si sta cercando di intraprendere».

Le opere che si sono contese l’elezione nella terna di finalisti erano:

Carmine Abate,    Gli anni veloci, Mondadori, 2008

Mario Desiati,      Il paese delle spose infelici, Mondadori, 2008

Paolo Di Stefano,  Nel cuore che ti cerca, Rizzoli, 2008

Pietro Grossi,       L’acchito, Sellerio, 2007

Edoardo Rebulla,   La misura delle cose, Sellerio, 2008

Christiana Ruggeri, La lista di carbone, Mursia, 2008

Chiara Tozzi,       Quasi una vita, Feltrinelli, 2008

La giuria era composta da nomi di prestigio, a partire dalla Presidente Isabella Bossi Fedrigotti, fine giornalista e scrittrice, nonché Presidente dal 2005 del prestigioso Premio "Bagutta", il più antico premio letterario italiano; Tullio Barni, delegato alla Cultura del Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro; Pierfranco Bruni, Vicepresidente Sindacato Libero Scrittori Italiani; Corrado Calabrò, Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; Mario Caligiuri, giornalista e docente universitario di Comunicazione; Michele Daniele, Vicepresidente dell’Accademia degli Affaticati; Gilberto Floriani, Direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese; Francesco Kostner, Responsabile dell’Ufficio Relazioni Esterne dell’Università della Calabria, di Cosenza; Giuseppe Meligrana, giovane editore tropeano e Segretario dell’Accademia degli Affaticati; Vincenzo Tamburino Pro Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria; Giuliano Vigini, Direttore di Editrice bibliografica e – ovviamente – il patron Pasqualino Pandullo.

Dopo questa fase, appena conclusasi, non ci resta che attendere il 3, 4 e 5 luglio, quando nella serata finale salirà sul podio il vincitore assoluto.

L’opzione di selezione che lo decreterà è rimasta invariata rispetto alle altre edizioni. Il vincitore sarà scelto dalla combinazione di voti dei 409 sindaci calabresi e da una giuria popolare composta da 41 persone tra studenti e cittadini della ridente località marittima. In tal modo il territorio regionale viene educato alla cultura del libro. E infatti sono questi gli obiettivi che si prefigge questo originale premio letterario, perché, come afferma Carlos Ruiz Zafòn: "La lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare".

Per maggiori informazioni, anche sulle precedenti edizioni, si può consultare il sito ufficiale del Premio: www.premioletterariotropea.org/ .

 Tropea, 22 marzo 2009 - La Bottega editoriale

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Santa Maria dell'Isola

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