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 Caroniti   Comune di Joppolo

Il Santuario

Panorami del Poro, vai a Collezione:

A.to Cullari

R.to Palladini

Sagra Formaggio 2006

Percorso Naturalistico  Mare - Monti

 >>====>  Joppolo

La salita di Caroniti verso l'altopiano del Monte Poro.

La salita va da Joppolo a Monte Poro 710 m s.l.m. con 12 tornanti e quasi 9 Km.

E' la salita più bella e panoramica della provincia di Vibo Valentia.

Vi è passato anche il Giro D'Italia di ciclismo

Riceviamo e pubblichiamo

A ricordo di una bella recente vacanza trascorsa a inizio agosto presso l'accogliente Hotel La Pineta di Monte Poro

Monte Poro

terrazza magica tra cielo e mare,

dono divino in terra calabra,

dove la bellezza della natura

ci ricorda il paradiso terrestre

e dove la bellezza della Madonna apparsa

ci ricorda il paradiso celeste,

dove l'aria e l'acqua pura

dissetano e risanano il corpo

e dove il Santuario e lo Scapolare

dissetano e risanano l'anima,

dove nei campi fertili

un fiore di santità, Fra' Carmelo,

a fine '800 è spuntato

e dove ancora oggi l'amore del sacro

nella Chiesa del Monte Carmelo arde,

pronto ad infiammare forte

il cuore di tanti pellegrini.

Monte Poro 06.08.2009  Luciano Iaria

Allo Staff dell'Hotel

LA PINETA di Monte Poro

All'alba d'estate,

nell'altopiano di Monte Poro

quando il sole e la luna si incontrano

e come due giganti danzano nel cielo,

al cantar del gallo

e al muoversi dei girasoli

Giuseppe, Francesco, Gennaro e i

ragazzi dello staff dell'Hotel La Pineta,

interrotti i loro sogni

pieni di sorrisi e di speranze,

scendono in campo uniti,

indossando la stessa maglia

con i colori della fraternità e dell'amicizia,

per essere squadra che vince sempre

in cortesia e in accoglienza.

 

Monte Poro 11.08.2009  Luciano Iaria

Chau il mio nome e Rosa Margherita Cullari e sono figlia de Gennaro Cullari e Caterina Comerci, le mie nonne erano Sisto Comerci e Carmela Corzaro.  Sono nati en Caroniti.

Oggi nel popolo ci sonno mie zia Domenica Comerci, Maria Comerci, Francesco Comerci, del mio papa non so se ce qualcuno. Vorrei sapere se Agostino Cullari e mio parente o no. E se si può avere contato con mie parente che stano nel paese. Molte grazie e auguri perché il sito è veramente bellissimo. Per me che non conozco mi sembra de essere li.  Molte Grazie.  Chau !!!!

Soy nieto de inmigrantes de Joppolo, mi abuelo Francisco Falduto ya fallecido, de la cual busco descendientes, vino a la Argentina a Buenos Aires en la década del 1920. Desde ya agradeceré noticias   -  Un saludo a Todos los Calabreces.   Javier             e- mail:

Nonna Francesca - Una Vita a Caroniti

Santuario "Madonna del Carmine" di Monte Poro     di Maria Francesca Barone

Santuario "Madonna del Carmine" di Monte Poro

Questo Santuario, dedicato alla Madonna del Carmelo, è sorto nella seconda metà del secolo 1800 ad opera di

< Fra Carmelo Falduti > umile ed illetterato pastore, nato nella vicina Caroniti il 4 Ottobre del 1845.  Egli stesso raccontava di averne avuto l’ispirazione dalla Madonna che gli era apparsa in questo luogo, mentre sonnecchiava accanto alle sue pecore che pascolavano presso una vecchia edicola eretta in Suo onore.  Da quel momento diventò l’innamorato di Maria che cominciò a chiamare <<la sua mamma bella>>; abbandonò la custodia delle pecore e, indossato un rozzo saio di terziario carmelitano, fidando unicamente nel Suo aiuto, si fece questuante per amore di lei.

Con la corona del Rosario e la cassetta delle offerte in mano, cominciò a percorrere le campagne e i paesi vicini e poi quelli della zona di Rosarno e della piana di Gioia Tauro, trovando dovunque accoglienza e generosità inaspettate. Frutto di queste prime offerte furono la primitiva chiesetta dedicata a S. Pasquale, protettore dei pastori, ora divenuta cappella del Crocifisso e delle Confessioni, le poche stanze del vecchio romitorio, la fontana con il boschetto di pini, destinato a rendere piacevole la permanenza dei primi pellegrini che cominciano ad accorrere da tutte le parti.

Ben presto però, essendo questa piccola chiesa divenuta angusta ed insufficiente, l’umile frate pensò ad una nuova chiesa più ampia e più bella. Si mise nuovamente in cammino, confortato anche dalle benedizione e dall’incoraggiamento del Vescovo Mons. Luigi Vaccari che aveva detto: “ Io prevedo grandi cose a Monte Poro ”.

Riprese allora le strade, allargò lo spazio del suo itinerario, trovò ancora altri benefattori, e verso l’anno 1887 furono poste le fondamenta della nuova chiesa; si parlò di fatti prodigiosi e di interventi provvidenziali della Madonna in momenti di particolare difficoltà. La chiesa fu inaugurata il 1° Luglio 1894 e la statua della Vergine, fatta venire da Napoli, poté essere intronizzata sul ricco altare per la cui decorazione Fra Carmelo non aveva badato né a spese né a sacrifici di ogni genere.  Sulla volta, tra i ricchi ornamenti, furono posti due quadri opere del pittore nicoterese Domenico Russo, rappresentanti il primo il sogno con l’apparizione della Madonna e il secondo la sua realizzazione. I due quadri però andarono perduti, quando nell’ultimo dopoguerra fu necessario abbattere la volta per motivi di staticità.

L’attuale dipinto, posto ora accanto alla tomba del frate fondatore; è opera del giovane pittore di Spilinga, Giuseppe Pontoriero. Poichè il fervore e lo zelo di Fra Carmelo non potevano conoscere soste, terminati i lavori della chiesa, egli passò all’edificazione di nuovi e più ampi locali come sede di qualche istituzione religiosa che avrebbe continuato nel tempo la sua opera.

Nel 1926, aveva compiuto l’ultimo fiore della sua fatica: l’edificazione del campanile per annunziare a tutti, col suono festoso delle quattro campane che il suo sogno era ormai diventato una meravigliosa realtà.  Aveva 85 anni.  Carico di meriti e rimpianto da tutti, egli morì il 6 maggio 1930, fu sepolto nel vicino cimitero di Caroniti. Nel 1957 per opera di mons. Saba, che diede al Santuario nuova vita, scegliendolo tra l’altro, come sede estiva del Seminario diocesano, le spoglie di Fra Carmelo furono trasferiti nel Santuario ai piedi della “Sua mamma bella”.

Dal 1975 la cura del Santuario è affidata alle "Oblate del S. Cuore", Istituto Secolare fondato dal Servo di Dio, Don Francesco Mottola, sacerdote tropeano del quale è in corso la causa di Beatificazione. Al loro zelo si deve la nuova ripresa, il restauro del santuario e dei locali annessi per le nuove esigenze liturgiche e pastorali, la disponibilità per quanti vogliono scegliere questo luogo per incontri di preghiera e convegni di spiritualità.

Maria Francesca Barone - Nicotera 05.07.2006

Panorami del Poro: Capo Vaticano visto da Caroniti   foto Carmelo Mazza

Chiesa con il quadro (in mosaico) di San Gennaro

 La Chiesa di Caroniti              Foto  Domenico Rizzo (VA)

Quadro di San Gennaro

 In Mosaico

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Panorami su isole Eolie e l'Etna dalle terrazze di Caroniti - Collezione A. Cullari

Panorami su isole Eolie e l'Etna dalle terrazze di Caroniti -Foto Agostino Cullari

Fiori Tropicali a Caroniti            Foto Agostino Cullari

Ambrogio: lui sta li da anni        Foto Agostino Cullari

Panorama sulle isole Eolie             Foto Agostino Cullari

Panorama sull'Etna                Foto Agostino Cullari

Panorama su Capo Vaticano e lo Stromboli    Foto Agostino Cullari

Agrumi di Caroniti                 Foto Agostino Cullari

    Le More, frutto delle spine del Poro      Foto Agostino Cullari

Asciugatura del grano al Sole           Foto Agostino Cullari

Panorama sullo stretto di Messina         Foto Agostino Cullari

La fontana di Caroniti            Foto Agostino Cullari

Temporale sul Poro              Foto Agostino Cullari

    Primavera a Caroniti                 Foto Agostino Cullari

Panorami del Poro: l'Aspromonte visto da Caroniti   Foto Carmelo Mazza

La caotica strada principale di Caroniti (1)  Foto Agostino Cullari

La caotica strada principale di Caroniti (2)    Foto Agostino Cullari

Stranissima pianta a Caroniti (scrono)     Foto Agostino Cullari

 Marina di Joppolo vista da Caroniti    Foto  Domenico Rizzo (VA)

Caroniti vista dal mare             Foto Agostino Cullari

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 Immagini del Poro della collezione di Roberto Palladini.    www.robertopalladini.it

 

 

 

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