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 Antonio Staropoli   Poeta di Caria

  >>====> Caria         I Libri del Poro

Antonio Staropoli

nato a Caria il 15.11.1920

Di professione contadino, quello che ha scritto è stato un passatempo nelle ore di riposo, in campagna, per non annoiarsi. I suoi scritti, per lo più poesie, frutto di sottili meditazioni sono raccolte in un libretto del settembre 1999.

Partecipato incontro-dibattito sul compianto Antonio Staropoli di Caria

Titolo: Omaggio al "Poeta Analfabeta"

Manifestazione culturale organizzata dai giovani dalla Pro Loco

Drapia - "Prima di tutto vi chiedo scusa se ho avuto la sfacciataggine di pubblicare questo libretto, perché io non ho studiato, nemmeno le scuole elementari ho finito." Si apre con queste parole di autopresentazione l’unica raccolta del cosiddetto "poeta analfabeta" Antonio Staropoli, pubblicata dieci anni fa, intitolata "Anche l’albero vecchio dà i suoi frutti".

Si tratta di una sorta di antologia contenente poesie, soprattutto in vernacolo, storielle ed aforismi scritti spontaneamente e col cuore, da un personaggio, amato e compianto, che la neonata associazione Pro Loco ha voluto ricordare con una manifestazione culturale, proprio il giorno in cui Staropoli avrebbe compiuto 89 anni.

Nella sala parrocchiale della frazione Caria, paese dove il poeta è nato ed ha vissuto facendo il contadino, è accorso un pubblico numeroso, curioso e attento. Per primo ha preso la parola Matteo Aiello, presidente del sodalizio drapiese, il quale, assieme al sindaco Alessandro Porcelli, anch’egli al tavolo dei relatori, ha dato alcune notizie biografiche sull’autore celebrato. La comunità cariese, hanno ribadito sia Porcelli che Aiello, a due anni dalla scomparsa lo ricorda come una persona umile, sensibile e buona, sempre impegnata in diverse attività sociali e che perciò ha dato tanto alla collettività. E' stato uno degli storici e principali attori della gloriosa compagnia della Filodrammatica diretta con grande passione dal famoso Masciu Pascali.     Link: Caria Teatro Story

Il giovane presidente della Pro Loco, con scioltezza e bravura, ha moderato il dibattito cedendo il microfono prima alla poetessa di Brattirò Francesca Rita Rombolà, e poi al professore Pasquale De Luca di Tropea, presidente del Premio Internazionale di Poesia Tropea: Onde Mediterranee".

Negli intermezzi, inoltre, si sono alternati gli interventi di due nipoti dell’artista che hanno letto dei versi ed hanno accennato ad alcuni ricordi intimi e commoventi.

La scrittrice Rombolà ha cercato, dapprima, di rispondere alla domanda "Cos’è la poesia ?" ed ha poi spiegato se, ed eventualmente come, l’arte poetica può avere legami con un territorio, in questo caso lo splendido circondario di Drapia. "La sua saggezza contadina - ha poi specificato riferendosi a Staropoli -, la sua semplicità, la sua schiettezza e il suo porsi con umiltà in ascolto del vento e della terra che dona e accoglie, del sole che da gioia e della pioggia che rinfresca, della vita che fugge e della morte che dovrà un giorno portarci via risaltano con vena poetica nel suo piccolo, ma sentito col cuore e con l’anima, contributo alla poesia che egli ha lasciato nel suo amato villaggio Caria e a tutti noi affinché non dimentichiamo che il sentire, il percepire poetico - ha concluso la poetessa - possono farci vedere il mondo e le cose sotto una luce diversa e certamente migliore di chi ha scordato del tutto i sentimenti e le emozioni”.

Di fronte ad un pubblico sempre più interessato, il prof. De Luca ha anch’egli relazionato circa il senso ed il significato della poesia, soprattutto quella cosiddetta "contadina" e, quindi o per giunta, "povera". Nella parte iniziale della relazione ha, anzitutto, espresso parole di stima per i giovani della Pro Loco, ringraziandoli per averlo invitato all’iniziativa e spronandoli ad andare avanti.

Il Presidente di "Onde Mediterranee" ha, inoltre, ricordato la magnifica e partecipata manifestazione estiva, organizzata all’ex Ostello S. Angelo di Drapia, con gli stessi giovani drapiesi (allora “Gruppo Promotore” della Pro Loco), dedicata a tutte le forme di espressione artistica e che si ripeterà la prossima estate. "Staropoli è poeta - ha spiegato De Luca - perché sa leggere la natura e l’uomo, natura e uomo insieme in una simbiosi inscindibile di creatività, di amore, di vita, in un afflato di sentimenti che lega l’uomo all’uomo, l’uomo alla sua terra."

Dopo le belle e toccanti parole di De Luca, l’incontro è proseguito con alcuni interventi dei presenti, ed anche del Presidente della Pro Loco di Nicotera Giovanni Bianco, gradito ospite degli organizzatori.

Tra questi ultimi oratori qualcuno ha recitato poesie e qualche altro ha raccontato piacevoli aneddoti dello stesso Antonio Staropoli.

 Mario Vallone

Momenti della cerimonia - Parte del numeroso pubblico

Momenti della cerimonia - L'intervento del Presidente della Pro Loco Matteo Aiello

Il pubblico con la Moglie del Poeta Antonio Staropoli in prima fila

Poesia dialettale scritta da Antonio Staropoli x il Centenario della Madonna 1897-1997

Grandi festa ficiru st'annu

e missi assai voziru u fannu,

pi divoti e pellegrini

ndi vinni puru d i paisi vicini.

e' centenariu e nu sporzu si fici

cu tanti foca di artifici,

u comitatu si dezi da fari

e u paisi lu voli ringraziari.

marionetti e giganti pi tutti i figghioli

ma certu e' cusi' quandu ci voli ci voli

quattru siri i festa in tuttu si fici

e nto comitato nc'era puru luci.

i vindituri si deziru da fari

pi potiri ncuna lira guadagnari

pero' vindiru vindiru abbastanza

vinniru tutti l'anni ca stessa custanza.

missa solenni e picchettu d'onuri

fu cosa bella e nu grandi onuri

prucissioni di na certa importanza

e in grandi uniformi ncera puru a finanza.

a banda sonava in onore da madonna

e lacrimi di commozioni in ogni donna,

apparecchi du celu lanciavanu volantini

mentri a terra si vindianu abitini.

si chiusi a festa in allegria

si chiusi pi l'avutri e puru mi mia,

io mi stancai nta chista occasioni

picchi' filmai missa e prucissioni.

madonna du carminu, madonna mia

fa navutru annu ancora ci sia

u ti festeggiamu comu voi tu

comu ogni annu e ancora di cchiu'.

Antonio Staropoli 16.07.1997 - Centenario della Festa di Maria S.S. del Monte Carmelo.

lu paradisu quandu Dio 'ndi chiama. e cusì sia.

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