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 Cosmina Furchì   Scrittrice del Poro

   >>====> Brattirò    I Libri del Poro

Domenica 12 Agosto 2007, nella splendida cornice della chiesa di Michelizia a Tropea, si è svolta la cerimonia di presentazione del Libro per Ragazzi: "Avvincenti Avventure da... prendere al Volo".

Il libro scritto dalla dott.ssa Cosmina Furchì rappresenta uno spassoso racconto disseminato di "Perle di saggezza" da tener sempre presente per diventare grandi senza trascurare il bambino che è in noi.

La cerimonia, che ha avuto molto successo ed è stata seguita da una sale gremita di pubblico, ha visto come moderatrice l'insegnate Mimma Pugliese Di Bella e come relatrice Francesca Rita Rombolà.

Hanno allietato l'evento le bellissime esecuzioni dei musicisti, Salvatore Laureana, Elisa Laureana, Chiara Laureana dell’Associazione Tropea Musica.

Il successo di uno spassoso racconto che parla di amicizia

LE AVVINCENTI AVVENTURE DI COSMINA FURCHI’

La scrittrice racconta "Devo ai miei figli la realizzazione di questo sogno"

DRAPIA – “Ciò che prima narravo per diletto ai miei bimbi è ora diventato un libro, un divertente racconto disseminato di piccole perle di saggezza, per aiutarli a diventare grandi. “In questo modo, Cosmina Furchì Gliatas descrive il suo "Avvincenti avventure… da prendere al volo" edito dalla MEF di Firenze e presentato la scorsa estate alla presenza di un nutritissimo pubblico raccolto presso la chiesa  della Michelizia a Tropea. Per Cosmina Furchì non è questo il primo lavoro, avendo già pubblicato dei racconti in Grecia, dove vive con la famiglia da diversi anni, pur ritornando spesso al suo paese natale, Brattirò, a cui non ha mai smesso di sentirsi estremamente legata. Sono stati i suoi due bambini Anastasio e Valeria, a far nascere in lei la passione per la scrittura con i loro mille perchè, la vivace intelligenza e la curiosità mai appagata di sentirsi raccontare sempre nuove storie. La medesima curiosità che ha spinto la stessa Cosmina, fin da piccola, a dedicarsi ai libri: «La lettura ha sempre avuto un ruolo importante nella mia vita, ed il mio rapporto con i libri è sempre stato ottimo, sin da quando sedevo sui banchi di scuola. Li ho sempre amati e ho sempre visto in essi degli amici preziosi, capaci di dirmi in silenzio parole mai ascoltate prima dalle labbra di nessuno».

Ma dal leggere allo scrivere il passo non è semplice, «Quando ho iniziato l’ho fatto con una certa titubanza - spiega Cosmina - ho acquisito  sicurezza con il tempo, convincendomi del fatto che, se si desidera realizzare i propri sogni, dubbi e incertezze debbano cedere necessariamente il posto all’entusiasmo e alla fiducia nelle proprie capacità». Una fiducia che, a giudicare dal successivo evolversi degli eventi, si rivela da subito ben riposta: la casa editrice greca “Parisia” pubblica molte delle storie scritte  da Cosmina Furchì che, successivamente, spinta dalla voglia di mettersi ancora in gioco, decide di partecipare ad un concorso letterario indetto dalla Mef di Firenze con il suo "Avvincenti avventure… da prendere al volo".

Cosmina non è tra i vincitori ma lo spassosissimo racconto convince a tal punto gli editori fiorentini da volerlo tra le loro pubblicazioni. Si tratta della divertente avventura, che due mosche, amiche inseparabili, si ritrovano a vivere, a fianco degli umani. Le due protagoniste Tze e Tzi, spinte dal desiderio di uscire dalla vita monotona di campagna, dove vivono da sempre, decidono e trovano il modo di andare in città. Ed è li che affrontando tante nuove esperienze, pericolose, divertenti, insolite, la loro solida amicizia entra momentaneamente in crisi. Oltre al garbo con cui viene raccontata la storia e al senso dell’humor che ne fa una piacevolissima lettura, la vera forza narrativa è costituita dalla morale espressa nelle “ regolette”, di cui il racconto è disseminato, che mettono in luce vizi e virtù degli uomini e dispensano buoni consigli su come comportarsi in vari casi della vita. «La storia di queste mosche è un pretesto per parlare dell’amicizia - spiega Cosmina Furchì - di questo nobile sentimento da sempre presente nell’uomo e che non deve mai mancare dall’animo di ogni essere, sia esso umano o animale. Un’amicizia che sono sicura, dopo aver letto il libro, chi non l’ha mai provata non può fare a meno di desiderare».

Flavia Mamone - Corrispondente del Quotidiano della Calabria

 
 

LA MODERATRICE

INSEGNANTE DOMENICA PUGLIESE DI BELLA

Buonasera a tutti e benvenuti alla presentazione del libro per ragazzi “avvincenti avventure…da prendere al volo” scritto da Cosmina Furchì Gliatas, edito dalla MEF di Firenze. Per Cosmina Furchì non è questo il primo lavoro, avendo già pubblicato dei racconti in Grecia dove vive con la sua famiglia da diversi anni, senza mai interrompere i rapporti con il suo paese natale Battirò, dove ritorna tutti gli anni. E’ mamma di due bambini che, come lei stessa afferma, hanno contribuito a farle nascere la passione per la scrittura con i loro mille perchè, la vivace intelligenza e la curiosità mai appagata di sentirsi raccontare sempre nuove storie. e così ciò che prima narrava per diletto ai suoi piccoli è diventato un libro che sarà sicuramente apprezzato dai lettori.

Nel titolo del volumetto che stiamo presentando c’è il progetto narrativo: una bella avventura, anzi una favola moderna che, come tutte le favole da quelle di Esopo, Fedro, La Fontaine, a quelle di Trilussa, Tolstoi e Rodari racconta vizi e virtù degli uomini attraverso le parole i ragionamenti degli animali, dispensando alla fine una morale.

Le protagoniste sono due piccole mosche: Tze e Tzi che vivono la loro avventura con un’ala nella realtà ed una nella fantasia, sempre pronte a ricordare a sé stesse e agli altri i veri valori della vita. La lettura si fa tutta d’un fiato, con la curiosità di arrivare fino in fondo alla storia, con le due amiche moschine, che pur essendo diverse tra di loro sono ugualmente simpatiche, particolarmente ai bambini, ne sono sicura, per l’esperienza di tanti anni di insegnamento e quindi di contatto diretto con il loro mondo ed i loro gusti. Il linguaggio semplice e colorito tiene legato il lettore nell’attesa di scoprire cosa succederà nella pagina successiva ed è capace di evocare immagini e scene che si concretizzano sul filo del racconto.

Mi sembra molto indovinata anche la scelta di aver favorito la parola all’immagine per consentire ai lettori di creare con la fantasia forme e colori, personalizzando il racconto. un testo, dunque, valido sotto ogni aspetto, e ancor di più perchè, in un panorama editoriale per ragazzi, asservito alle logiche di mercato e pregno di violenza, esalta invece i buoni sentimenti e i valori e regala tanta serenità. Nella narrazione non c’è banalità o costruzione, scorre come un ruscello di acqua limpida, pronta per essere bevuta ed assaporata.

Le perle di saggezza espresse sotto forma di regolette dalle due piccole mosche, sono frutto dell’amore di una mamma che ha scritto pensando ai suoi bambini e di quella saggezza antica che si fa vita vissuta attraverso la parola.

Grazie  -  Mimma Pugliese

LA RELATRICE:  FRANCESCA RITA ROMBOLA’ – SCRITTRICE, POETESSA -

- I SIGNIFICATI DELLA FAVOLA -

Questa sera un pò particolare siamo riuniti qui, in questa sala, nella bellissima cittadina di Tropea, per parlare della favola come genere letterario e dei suoi vari significati. Allora, premesso ciò, domandiamoci subito: che cos’è la favola ?

Possiamo riassumere l’essenza della favola con questo concetto di sintesi: la favola è un tipo di racconto fantastico-didascalico che risponde al bisogno umano di racchiudere dentro una cornice narrativa, dove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale o un consiglio di saggezza pratica. Herder, pensatore tedesco di epoca romantica, vide nella favola “in certa misura resti della fede del popolo, della sua intuizione sensibile, delle sue forze e istinti, dove si sogna perchè non si sa, si crede perchè non si vede”. Queste idee furono svolte poi nel senso della primitività storica dai fratelli Grimm, famosi autori di favole, i quali credettero che le favole fossero nate presso il popolo dai residui lasciati dalle credenze primitive mitiche ed eroiche dei popoli più antichi della storia umana. A questi si associò anche un altro famoso autore di favole: il danese Christian Andersen il quale riconobbe, appunto, pienamente che nella favola primitiva si possono trovare tracce di credenze antichissime in forze proprie di uomini, animali e oggetti del mondo circostante, in operazioni e atti magici, nell’esistenza di spiriti e folletti, di esseri mostruosi o straordinari.

Nella mia esperienza di poetessa e scrittrice posso dire che la favola è l’origine della poesia che possiede l’infanzia in generale. essa è, si, come la novella, un racconto, ma un racconto condotto su un tono di primitività e di ingenua purezza, costruita con personaggi e con un tocco estremamente stilizzati, e appartiene perciò, in quanto viene elaborata artisticamente, a epoche culturali diversificate, come si vede dal suo fiorire nella Grecia Classica, nella Francia della fine del seicento, e poi, ancora, nel movimento romantico e in quello decadente. “nulla contrasta più con lo spirito della favola che un fato morale, una relazione necessaria, che tuttavia si impongono magistralmente superando il contrasto” diceva il poeta tedesco Novalis a proposito della favola. Ciò trova conferma nell’autore di favole greco Esopo, forse il più grande di tutti i tempi, il quale, nelle sue favole, fa servire direttamente i caratteri stilizzati degli animali a un chiaro ammaestramento morale, e nel grande favolista romano Fedro che in gran parte tradusse e imitò Esopo.

Gli animali, dunque, perduto ogni carattere peculiare, diventano quasi semplici pretesti alla conclusione morale; e qui entro in merito alla favola di Cosmina Furchì Gliatas dove le protagoniste di avvincenti avventure da…prendere al volo, le mosche Tze e Tzi, legate da una profonda amicizia, dopo una serie di rocambolesche avventure, spesso divertenti ma spesso anche tragiche, alla fine rinsaldano ancora di più la loro amicizia ribadendo al giovanissimo, e non, lettore, ancora una volta, una specifica conclusione morale: nel valore importante, essenziale e indiscusso dell’amicizia quale ideale supremo, da additare prima e da insegnare poi, al bambino nel corso del suo sviluppo educativo.

Devo accennare anche, a tale proposito, che una bella e grande amicizia lega, ormai da tempo, me e Cosmina Furchì Gliatas, che oggi vive ad Atene in Grecia, e che quindi la solida e costante amicizia che lega le protagoniste della favola è anche un pò come il riflesso inconscio e speculare del nostro rapporto amichevole. Nei tempi che stiamo vivendo, tempi certo dispersivi e fuorvianti per le generazioni ultime, i più giovani e i bambini soprattutto, forse sembra che il raccontare favole o il leggere favole vada perdendo il suo senso più immediato ed efficace; eppure il messaggio della favola è sempre uguale attraverso i secoli e i millenni e non risente affatto dei modi di apparire contingenti e delle mode del momento poiché se la funzione primaria della favola, come ha riscontrato lo studioso russo Vladimir Propp, è quella di stimolare al meglio la fantasia e l’immaginazione del bambino, del ragazzo e dell’uomo e allo stesso tempo di mantenere viva, nell’immaginazione e nella fantasia, la tradizione e la memoria formative del passato, il messaggio che essa porta alle persone di ogni età, di ogni tempo e paese è quella crescita, tanto auspicata e forse mai pienamente raggiunta fra le molte difficoltà di quest’era della tecnica; quella crescita, dicevo, morale, culturale, etica e spirituale che ciascuno di noi ha diritto a compiere e il dovere di compiere.

Grazie

A Cosmina Furchì Gliatas

Nel Valore e nell'ideale dell'Amicizia - Francesca Rita Rombolà

La Scrittrice

Buonasera a tutti

Vi ringrazio di essere qui presenti e non vi nascondo di essere molto emozionata. Cercherò pertanto di mantenere la calma e vi assicuro che, in questo momento, mi è più facile scrivere che parlare.

Sicuramente vi siete chiesti come mai mi sia messa a scrivere libri per bambini. Non dico, come sia diventata una scrittrice perchè sinceramente non mi sento tale. Beh, vi dirò...

La lettura ha sempre avuto un ruolo importante nella mia vita, ed il mio rapporto con i libri è sempre stato ottimo, sin da quando sedevo sui banchi di scuola. Ho sempre amato i libri e ho sempre visto in essi degli amici preziosi, capaci di dirmi in silenzio parole mai ascoltate prima sulle labbra di nessuno. Di volta in volta, ogni libro che finivo di leggere, arricchiva i miei orizzonti culturali e ciò faceva crescere in me, il desiderio di aprirne subito un altro, conscia del fatto che più ci si avvicina all’orizzonte, più questo si allontana.

Fra i tanti libri letti, quello che ricordo come il più amato, come “il mio primo amico”, è stato “Cuore” di Edmondo de Amicis. Forse è a quel libro che devo oggi il mio sogno. Leggendolo e rileggendolo provavo sempre la stessa piacevole commozione, e si faceva sempre più intenso in me, il desiderio di poterne scrivere  uno anch’io... un giorno.

Ma se stasera sono qui, è tutto merito dei miei figli. Mi hanno incitata a dividere con altri questo mio “Sogno nel cassetto”.

Si, perchè tutti hanno un “Sogno nel cassetto” e tutti prima o poi vorrebbero realizzarlo.

Chi non lo ammette è perchè non vuole esporsi, mettere a nudo la propria anima, preso com’è dalla paura di provare, forse, qualche delusione. Preferisce essere accompagnato per sempre, da una sottile amarezza, una tristezza che si prova tutte le volte che non si trova la forza necessaria per osare. Credo pertanto che la fiducia nelle proprie capacità, unita all’amore per quello che si fa e all’umiltà, che non si finisce mai di imparare, fanno si che l’obiettivo personale di ognuno diventi più raggiungibile, cioè che il sogno diventi realtà. Dubbi e incertezze devono necessariamente lasciare il posto all’entusiasmo e alla fiducia. Non bisogna avere timore di esprimere ciò che si prova dentro l’anima, i propri pensieri, le proprie gioie, i propri dolori, essi non vanno tenuti prigionieri del timore e della vergogna, sentimenti propri di chi si preoccupa del giudizio degli altri e rinuncia così alla propria libertà. La libertà di pensiero.

Ho cominciato a scrivere, dapprima con una certa titubanza, poi con maggiore sicurezza. Ho scritto dieci storielle, sei racconti e quattro storie con le rime. Le ho scritte in greco, e le ho presentate a diverse case editrici di Atene. La casa editrice “Parisia”, che in italiano il nome significa “Coraggio”, si è interessata a pubblicarne sette. Ho firmato un contratto e cinque di queste storie usciranno a settembre mentre le altre due, a fine anno.

Per quanto riguarda "Avvincenti avventure... da prendere al volo " si è trattato di una strana coincidenza. Di ritorno dalle vacanze, l’anno scorso, ho trovato nella casella della posta il bando di concorso al premio letterario L’Autore della Firenze libri. Avevo partecipato a questo concorso nel 1996 con la mia tesi di laurea e dopo dieci anni vi ho partecipato di nuovo con questo racconto. Non ho vinto il primo premio, ma fra i 1600 partecipanti al concorso, mi ritengo fortunata e lusingata del fatto che la MEF, Maremmi Editori Firenze, mi abbia voluta fra i suoi autori.

Bisogna tenere presente però, che per raggiungere la tanto agognata meta non esiste un comodo ascensore, ma solo scale che vanno salite piano piano, senza correre, un gradino alla volta. Ciò nonostante posso affermare che la soddisfazione ottenuta per il raggiungimento di un simile obiettivo, per quanto piena possa essere, vale sempre poco se la si confronta alla gioia che si prova quando si guardano negli occhi le persone amate.

Ed eccomi qui, stasera a parlarvi del mio libro. Si tratta di una storia di amicizia, come avete ben sentito, di una vera e forte amicizia tra due insolite protagoniste.

Due mosche, Tze e Tzi, sono le eroine del mio racconto. Come mai due mosche vi chiederete voi, come mai questi insetti, non certamente simpatici, piuttosto fastidiosi.

Vi dirò…una mosca entrata in macchina durante il viaggio di ritorno dalle vacanze ha dato l’ispirazione, poi il bando di concorso che ho ricevuto ha fatto il resto.

La storia di queste mosche è un pretesto per parlare dell’amicizia, di questo nobile sentimento da sempre presente nell’uomo e che non deve mai mancare dall’animo di ogni essere, sia esso umano o animale. Una amicizia che sono sicura, dopo aver letto il libro, chi non l’ha mai provata non può fare a meno di desiderare.

Tze e Tzi sono sempre insieme, si aiutano, si vogliono bene, litigano, fanno pace, proprio come fanno gli amici. Il fatto poi di aver usato degli animali per presentare questi sentimenti, come ben sapete è una ricetta già sperimentata da secoli e, a quanto pare, funziona benissimo ancora oggi. E’ tramite il mondo degli animali, molto amato dai bambini, che molti scrittori fanno ricorso per trasmettere loro dei messaggi importanti ed essenziali per crescere dentro.

Tze e Tzi sono molto diverse, ma proprio come affermava Eraclito: "l’opposto è utile". Dai contrari ha origine una bellissima armonia. La chiave di questa forte amicizia sta proprio in questa diversità.

Il racconto ribadisce altresì l’importanza di alcuni principi morali che nel libro vengono presentati in forma di regoletta da osservare. Piccole perle di saggezza da tenere sempre presenti nella nostra vita, per diventare grandi senza sacrificare per questo il bambino che è dentro ciascuno di noi.

Per concludere, un consiglio a tutti voi qui presenti che avete un sogno nel cassetto: tirate  fuori le ali che avete ben celato dietro i vostri timori e le vostre  perplessità, distendetele e libratevi verso l’alto.

Ricordate: non è importante quanto in alto si possa arrivare, e su questo Icaro sarebbe sicuramente d’accordo, ma ciò che veramente conta è volare.

Non dimenticate inoltre, che ci sono tanti tipi di volo:

Volo radente, ad alta o a bassa quota. Ognuno con il proprio ineguagliabile fascino.

Valutate bene le vostre ali e tenetevi pronti a… spiccare il volo !

Le mie amiche, Tze e Tzi, volano e indubbiamente, non hanno nulla da invidiare ad altri animali alati !

Ringraziamenti.

Vorrei ringraziare innanzitutto il sindaco di Drapia, dott. Aurelio Rombolà, qui presente, per avermi onorata con la sua presenza e per le sue belle parole.

Ringrazio il sindaco di Tropea, dott. Antonio Euticchio per avermi ospitata nella “Perla del Tirreno”.

Un infinito grazie alla signora Di Bella per la sua disponibilità e la sua gentilezza nei miei confronti. Le sono veramente grata per aver arricchito questa serata con la sua presenza, le sue idee e la sua lunga esperienza come insegnante.

Un grazie di cuore alla mia cara amica Francesca Rita per il suo continuo aiuto. Mi è stata vicino in due momenti significativi per me, alla mia tesi di laurea e durante questa mia avventura e sono sicura che lo sarà anche in futuro, basta solo che glielo chieda, così semplicemente e da vera amica qual è, non si tirerà certo indietro.

Un grazie di cuore lo devo inoltre ai miei genitori, che con i loro sacrifici mi hanno dato la possibilità di farmi una cultura, ma soprattutto gli sono grata per i loro insegnamenti scritti non con l’inchiostro su carta, ma nel cuore, con la voce dell’amore.

Ai miei figli, Anastasio e Valeria, le mie ali. Le mie muse ispiratrici. Sono stati loro a farmi imbattere in questa avventura. Mi hanno convinta a scrivere le storielle che inventavo e raccontavo loro da madre e a farle diventare libri per i loro amici e per tutti i bambini.

A mio marito, Gianni, per essermi stato vicino in tutti questi anni, ventuno. Per aver sempre condiviso, incoraggiato, sostenuto e appoggiato le mie idee, le mie scelte.

Un grazie di cuore a questi meravigliosi e…saggi bambini, Cosmo Pugliese, Francesca Rombolà, Anna Rombolà, Roberta Pugliese, Michele Rombolà, che ha sostituito Roberta Pulicari che ha avuto un incidente, Gianni Costa e Anastasio Gliatas, che con la loro freschezza hanno dato voce alle regolette del mio libro. Regolette che vanno bene per tutte le età.

Grazie ai musicisti, Salvatore Laureana, al clarinetto, Elisa Laureana, al pianoforte e Chiara Laureana, al violino, che hanno allietato la serata regalandoci bellissime note.

Un profondo ringraziamento, all’Associazione Tropea Musica, al presidente, avvocato Ottavio Scrugli e al direttore artistico, maestro Antonio Laureana.

Ringrazio di cuore Ferdinando Bombai, tesoriere dell’associazione, per aver organizzato, con successo, questa piacevole serata in questo incantevole luogo.

Grazie infine a tutti i miei cari qui presenti e non, per il loro continuo affetto.

Un profondo ringraziamento mi sento in dovere di farlo, anche, al mio editore, Giorgio Maremmi, purtroppo non presente, per avermi voluta fra i suoi autori, facendomi vivere così questa bellissima serata.

A tutti voi qui presenti, ancora una volta... grazie !

I Bambini: Cosmo Pugliese, Francesca Rombolà, Anna Rombolà, Roberta Pugliese, Michele Rombolà, Gianni Costa e Anastasio Gliatas, mentre recitano le regolette del libro come di seguito.

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Cosmo Pugliese

UN AMICO E’ UN COMPAGNO DI VITA E NON VA MAI ABBANDONATO

LUNGO IL CAMMINO! TUTT' AL PIU’, SE PROPRIO NON CAPISCE,

RIMPROVERATELO !  GLI AMICI SI VEDONO NEL MOMENTO DEL BISOGNO.

NON “ELEVARE” MAI NOI STESSI “SPINGENDO” VERSO IL BASSO I NOSTRI

AMICI ! STARE SEMPRE ALLA LARGA DALLE “BRUTTE COMPAGNIE”.

QUI IL PROVARE PER CREDERE NON E’ VALIDO.  E’ MEGLIO NON PROVARE E

CREDERE DI NON AVER PERSO NIENTE DI IMPORTANTE !

________________________________________________________

Francesca Rombolà

ATTENDERE SEMPRE IL MOMENTO OPPORTUNO! ANCHE SE SI SOFFRE

UN PO’, POI IN FONDO IN FONDO, SI VERRA’ RICOMPENSATI ! NELLA VITA,

SI DEVE AVERE PAZIENZA! NON ESISTONO LE BACCHETTE MAGICHE CHE

ESAUDISCONO OGNI NOSTRO DESIDERIO. TRANNE CHE NELLE FAVOLE ,

S’INTENDE! NON BISOGNA MAI DIRE: “VOGLIO QUESTO ADESSO, SUBITO !”

A VOLTE E’ MEGLIO ESSERE UN PO’ PIU’ “ELASTICI” ! E, SOPRATTUTTO,

MEGLIO DIRE “VORREI” !

________________________________________________________

Anna Rombolà

NON ARRENDERSI MAI ALLE PRIME DIFFICOLTA’! MAI FARSI VINCERE

DALLA PAURA! “CHI LA DURA LA VINCE”! LA PAURA E’ DENTRO DI NOI.

TOCCA A NOI QUINDI “SCOVARLA “ E DARLE “CARTELLINO ROSSO”.

SI, PROPRIO COME FANNO GLI ARBITRI IN UNA PARTITA DI CALCIO.

FATE CAPIRE ALLA PAURA CHE E’ UN GIOCATORE IL QUALE NON MERITA

AFFATTO DI GIOCARE CON VOI LA “PARTITA DELLA VITA”, PER CUI

NON ESITATE A “ESPELLERLA” !

________________________________________________________

Roberta Pugliese

BISOGNA ESSERE SEMPRE RICONOSCENTE CON CHI CI FA DEL BENE !

LA DIFFICOLTA’ ALLORA STA NEL COME SI FA A RICONOSCERE IL BENE

CHE, VERAMENTE, CI VIENE FATTO! A VOLTE SI CREDE DI RICEVERE DEL

BENE, MA POI CI SI ACCORGE CHE IN REALTA’ NON E’ COSI’. RICORDATE

ANCHE CHE “NON TUTTO IL MALE VIENE PER NUOCERE” E, CHE A VOLTE

SI FA STARE MALE QUALCUNO PROPRIO “PER IL SUO BENE” !

________________________________________________________

Michele Rombolà

NON ESITARE MAI A CHIEDERE SCUSA ! “SBAGLIARE E’ UMANO” E,

A GIUDICARE DA TZE E TZI, ANCHE “ANIMALE”! RICONOSCERE UN ERRORE

COMMESSO SIGNIFICA AVER FATTO GIA’ IL “PRIMO PASSO” CHE PORTA

“SULLA BUONA STRADA” ! QUINDI BISOGNA  STARE ATTENTI A NON

RITORNARE SUI PROPRI PASSI E A RIPERCORRERE LA”BRUTTA STRADA”,

PERCIO’ SI DEVE SEMPRE TENERE PRESENTE... ”LA SEGNALETICA” !

COSI’ FACENDO NON SBAGLIERETE DI SICURO !

________________________________________________________

Gianni Costa

DONANDO SI DIVENTA PIU’ “RICCHI”! CREDETELO! E’ UNA SODDISFAZIONE

CHE “NON HA PREZZO” ! LA CULTURA NELLA VITA E’ INDISPENSABILE! NON

SI DEVE MAI “SMETTERE DI IMPARARE” ! MAI DISPERARSI ! LA FORTUNA,

PRESTO O TARDI CI SORRIDERA’. E QUANDO LO FARA’, SARA’ UN SORRISO

DI QUELLI “SMAGLIANTI” !

________________________________________________________

Anastasio e Valeria Gliatas

FARE SEMPRE TESORO DELLE “ESPERIENZE DELLA VITA”.  SEGUIRE

QUELLE “POSITIVE” E IMPARARE DA QUELLE “NEGATIVE” PRIMA

DI LASCIARSELE  DEFINITIVAMENTE ALLE SPALLE! CHI MEGLIO

E PIU’ DI UN AMICO PUO’ AIUTARCI A FARE CIO’ ? CHI PENSA DI

NON AVERNE BISOGNO, BEH... ALLORA, COME DICE TZE, “E’ MEGLIO

NON PENSARE”! TENETE SEMPRE “A PORTATA DI MANO” I CONSIGLI

DI TZE E TZI, CHISSA’, POTREBBERO ESSERVI UTILI DURANTE IL

“VIAGGIO DELLA VITA” ! E ADESSO... SI VOLA !

L'Autrice con i bambini della recita e l'insegnate Mimma Pugliese Di Bella

Cosmina che presenta il libro assieme alla Scrittrice e Poetessa Francesca Rita Rombolà

Il Saluto del Sindaco di Drapia  Dott. Aurelio Rombolà

Il Pubblico

La sala e il Pubblico

I musicisti, Salvatore, Elisa e Chiara Laureana dell’Associazione Tropea Musica.

La vendita del Libro

Le Pubblicazioni di Cosmina Furchì in Grecia

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