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 Sciconi   Comune di Briatico

 Raduno dei Giganti 2009

 La Chiesa di Sciconi

 Il Frantoio Pietropaolo

La Fontana Schianacò

  >>====>  Briatico

La caduta del campanile.

A causa dell'incendio del 25 maggio 1968 - Alle ore 03.30

 

La Fontana di Schianacò - del '700

Collezione Gaetano Pietropaolo

Sciconi - Cenni Storici   di Michele Bruni

Argomento in RETTIFICA da parte di Poro.it

Nonostante ho cercato di frugare tra libri, riviste, siti internet a mia disposizione, non sono riuscito a trovare informazioni scritte che narrano di Sciconi, un paesino di circa 400 abitanti situato a N. E. della Calabria, nel Comune di Briatico, in Provincia di Vibo Valentia, a circa 230 m.s.l.m..

Dalle informazioni che negli anni mi sono state fornite dagli anziani del paese, ora purtroppo quasi tutti defunti, la posizione originaria di Sciconi era in località "Chiesiola", posta alle spalle dell’attuale Contrada Pannace.  Per effetto di uno dei tanti devastanti e noti terremoti del meridione, in questo caso si narra che è stato quello del 1805, Sciconi è stato raso completamente al suolo. Abbandonando la posizione originaria, in pianura e fortemente paesaggistica, la ricostruzione (quella attuale) avviene lungo la Strada Provinciale che collega la S.S. 522 per Tropea alla nota S.S. 18 per Reggio Calabria/Napoli.

Geograficamente Sciconi ha una posizione ottimale che la vede situata su un promontorio dal quale si genera una finestra che si affaccia sul Golfo di Lamezia, con uno splendido mare azzurro di giorno ed illuminato a presepe di notte, fino ad intravedere le montagne della Sila Piccola, suggestivamente innevate nei rari periodi di inverni gelidi.

Pur non vantando tradizione storica (?), Sciconi, grazie alla presenza di famiglie nobili come "Pietropaolo e Colloca", vanta dei primati per servizi pubblici degni di nota, come: la "Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di S. Michele Arcangelo" che, dall’archivio storico della Banca d’Italia, ha origini tra il 1926 ed il 1961; la farmacia; l’acquedotto cittadino; la pubblica illuminazione. Diversamente da quanto accade oggi, Sciconi era anche al centro dell’attenzione per la forte occupazione che garantiva agli abitanti stessi ed a quelli dei paesi limitrofi, grazie a rilevanti attività industriali come: l’allevamento del pollame ['u pollaju]; tre frantoi per la lavorazione delle olive, uno ad acqua, di cui oggi rimangono pochissime tracce a causa del totale abbandono della struttura ['i trappiti], un mulino ad acqua per la lavorazione della farina, le cui tracce sono completamente scomparse, fatta eccezione per il canale di raccolta ['u mulinu ad acqua]; l’allevamento di bovini e suini per la fornitura di latte e carni fresche per tutto il comprensorio ['u massaru pascali]; la fabbrica di tegole in coppo di argilla, completamente lavorate a mano ['u ciarimidiu] e le carbonare ['a carvunera], che durante le corte giornate di inverno garantivano il riscaldamento delle gelide case e la conversazione intorno al braciere ['a rota]: la TV dei nostri tempi.

Grazie alla creatività ed alla tenacia di alcuni "Scicunoti" (gli abitanti di Sciconi), fino al decennio scorso, la popolazione ha saputo mantenere delle forti tradizioni popolari che hanno visto primeggiare Sciconi in manifestazioni folkloristiche che ricordano con molta nostalgia i Gruppi Folk "A Lumaricchia" ed "I Paisanelli di SciConidoni"; ed in momenti altamente culturali, come  la rappresentazione sacra "Passione, Morte e Resurrezione di Gesù"; il lungo gemellaggio con i Padri Scalabriniani, che per tanti anni hanno fatto di Sciconi la sede dei loro campi estivi; il gemellaggio con la compagnia teatrale e culturale di Filandari, con la quale sono stati trasformati in teatro simpatici momenti di vita quotidiana, ideati e scritti dall’oggi famoso giornalista de “Il Quotidiano della Calabria” Franco Pagnotta, che ha saputo dare vita ad una serie di eventi estivi rappresentati in entrambi i paesi (Sciconi/Filandari). Degna di nota è anche la fusione simbolica dei paesi di Sciconi e Conidoni dalla quale è nato il termine "SciConidoni" che, in passato rappresentata dal gruppo folk, oggi dà nome alla squadra di calcio portata egregiamente in seconda categoria in appena due stagioni calcistiche.

Le feste religiose che vengono ricordate durante l’anno sono:

La festa del Santo Patrono "S. Michele Arcangelo", per il quale è stata eretta una statua situata a sinistra dell’ingresso principale della nuova chiesa a lui intitolata (la vecchia chiesa è stata distrutta da un incendio verso la fine degli anni ’60), che si venera il 29 settembre, ed entro la prima decade di agosto per tutti gli emigranti;

La "Madonna di Lourdes", per la quale, intorno agli anni 60, è stata dedicata una grotta, situata a lato della piazza principale del paese, che si venera l’11 febbraio. E’ d’obbligo sottolineare che tale ricorrenza sta diventando sempre più sentita anche dalle popolazioni limitrofe che con forte devozione partecipano ai momenti di preghiera organizzati durante la giornata dei festeggiamenti.

Per ultimo, ma non meno importante, è doveroso segnalare il "paesano" e contemporaneo scrittore Carmelo Belvedere, per gli amici Pino, che, con già quattro pubblicazioni al suo attivo, in lingua fortemente dialettale, ha iniziato a lasciare traccia dei modelli di vita e di tutte quelle tradizioni del passato che i nostri figli oggi, ed i nostri nipoti domani, non solo non li potranno ricordare, ma, soprattutto, non potranno avere il piacere di gustare.

Per chiunque decidesse di fare di Sciconi il punto di riferimento per la sua permanenza nel vibonese, si puntualizza che la quasi posizione centrale rispetto al territorio calabrese consente di poter raggiungere con molta facilità lo splendido mare che da Briatico (3 Km) si estende fino a Capo Vaticano (20 Km); il capoluogo di Provincia, Vibo Valentia (13 Km); Serra S. Bruno (35 Km), per il famoso Santuario e la limitrofa Mongiana (40 Km), nota per le ferriere che durante il Regno di Napoli fornivano in gran quantità armi e munizioni; le montagne della famosa località sciistica della Sila (130 Km); Reggio Calabria – Villa S. Giovanni - per la pittoresca traversa dello stretto di Messina (100 Km) e per la visita al museo che ospita i famosi "Bronzi di Riace" ed infine, il passaggio, altamente paesaggistico, dal mare Tirreno allo Ionio (70 Km).                                         Michele Bruni – Novembre 2008

L'edicola della Madonna di Lourdes   Immagini di Tommaso Prestia

La Madonna di Lourdes

Santa Bernadetta Soubirous

San Michele Arcangelo - Patrono di Sciconi -  Immagine di Tommaso Prestia

La Strada principale di Sciconi  -  Immagine di Michele Bruni

Le Campagne di Sciconi -  Immagine di Michele Bruni

Sciconi: Archeologia Industriale, Frantoio Pietropaolo. Fine '800

Il Canale dell'acqua del Vecchio Frantoio di Sciconi

  Immagine di Michele Bruni

Il Vecchio Frantoio - Immagine di Michele Bruni

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