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 Ciaramiti   Comune di Ricadi

Pro Loco Capo Vaticano  >>====> Ricadi   

Chiesa di San Paolo

CIARAMITI: al di là del torrente della Ruffa, sorgono le frazioni di Santa Domenica e Ciaramiti. “Intus est Choramentum, quod regionem vinum sonat” dice di questo villaggio il Barrio e che letteralmente significa zona di vino. Anche se molti condividono la bontà del vino che si produce in questa zona ed in particolare nella piana Spartà, non tutti, però, concordano sul significato di questo nome. Molti, infatti, sostengono che il suo etimo vada ricercato nel termine greco “Keramidai” che significa “paese di laterizi”, con evidente allusione alle fornaci di tegole (ciaramiti) che un tempo esistevano nei pressi dell’abitato. Esso è situato in posizione amenissima e dalla piazzetta antistante la chiesa, intitolata a San Paolo, si gode un panorama bellissimo. Forse proprio per questa sua posizione fu oggetto di una incursione barbarica in occasione della quale molti suoi abitanti furono fatti prigionieri e venduti sui mercati d’oriente. D’allora il paese si andò sempre più impoverendo ed oggi di bello restano solo le verdi ed apriche colline sulle quali un giorno lo scrittore Berto proponeva la costruzione dell’Università della Calabria.

CIARAMITI: vista sul mare di Formicoli

30 Giugno 1962

Processione di San Paolo nella vecchia strada verso Brattirò

- Nicola Taddeo -

La leggenda si fa realtà

di Mimma Pugliese

Alla base dello sperone di Capo Vaticano, attaccato alla roccia antica, sorge Ciaramiti: quattro case ed un forno sospesi tra cielo e mare, con una vista che ti toglie il fiato per la sua bellezza.

In ogni stagione, i rossi tramonti illuminano la chiesetta, in prima fila, con il gruppo di casette alle spalle come una chioccia con i suoi pulcini. Paese antico, rimasto sempre uguale, non ce l’ha fatta a crescere per i tanti figli dovuti andare via per un lavoro: in Argentina, in Svizzera a Torino, tutti con la voglia di tornare anche per qualche giorno.

Per molti il desiderio rimane inappagato, ma per uno no, uno è ritornato davvero e per sempre. Dopo tanti anni di “esilio” a Torino è scappato con la complicità della moglie, pure lei innamorata di Ciaramiti.

“I figli sono grandi, se ne vanno in giro per il mondo e noi che ci facciamo qui in questa nebbia? Fra questi forestieri…..”il richiamo è forte si parte, si ritorna. Nell’antica casetta c’è tutto e se ti affacci alla finestra, lì a due passi c’è il mare col suo azzurro infinito che ti invita, che ti chiama perché è il tuo elemento naturale.

Colapesce cosi vogliamo chiamare questo personaggio che sa di mito e di leggenda, ogni giorno da primavera fino in autunno, si immerge con un rito antico, sistematico, perché nel mare trova la sua vera dimensione. D’inverno, lo vedi là, sulla spiaggia con lo sguardo perso nell’orizzonte, ad annusare l’aria e nutrirsi degli aliti delle onde spumose.

Da Formicoli a Torre Marino quel mare lo conosce tutto, ogni scoglio, ogni anfratto, ogni fossa, lo ha setacciato palmo a palmo, nelle ore mattutine, quando parte dalla spiaggia deserta, in cerca di polpi con la piccola fiocina e le mani nude. Il suo corpo trasformato dagli anni, nell’acqua diventa leggero, saettante e il mare lo abbraccia e se lo porta.

Non c’è una volta che ritorni senza preda, che non è frutto di caccia vorace, ma quasi un tributo che il mare gli vuole rendere. Quando ritorna a riva qualcuno si avvicina curioso per osservare i tentacoli danzanti dei polpi che pendono dalle sue mani, ogni giorno come sempre da sessanta e più anni.

Si perché anche quando le difficoltà erano tante Cola ritornava ogni estate da Torino per godersi il suo mare. Ora può farlo tutto l’anno come quando era piccolo e non pensava mai di allontanarsi.

Nei suoi occhi rotondi luminosi e profondi si specchia l’azzurro dell’acqua e brillano di gioia ogni volta che traballante col ventre dilatato, emerge come un anfibio nato dall’acqua ed appartenente all’acqua.                                                                   Luglio 2005

 

 

 

 

 

 

Nicola Taddeo:

L'uomo anfibio

Il Re della pesca

 a

Formicoli

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