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 Compagnia Teatrale Cariese 2003

 Associazione Culturale                        >>====> Caria

  Indirizzo e-mail: compagniateatralecariese@pippo.it

La Compagnia Teatrale Cariese

La sua storia

Parecchio tempo fa esisteva in Caria la filodrammatica, una compagnia teatrale che metteva in scena commedie e drammi che riscuotevano un grandissimo successo, le opere presentate dalla filodrammatica erano delle vere e proprie opere d'arte.

La filodrammatica si componeva di Attori cariesi, ma anche di attori provenienti dai paesi vicini, persone tutte accomunate dall'amore per il teatro. Esistono vari filmati delle opere presentate che sono conservati da alcuni attori come un vero tesoro. Purtroppo col passare del tempo la filodrammatica si è sciolta.

Adesso e da alcuni anni in Caria esiste una compagnia teatrale che nei vari periodi dell''anno organizza divertenti serate all'insegna dell'allegria e dello stare insieme. Un gruppo di appassionati abitanti del piccolo borgo ha dato vita alla compagnia teatrale cariese (che oltre a collaborare a rappresentazioni a sfondo sacro presepe vivente - passione vivente) mette in scena commedie dialettali scritte dagli stessi attori, commedie che hanno riscosso un grande successo di critica e di pubblico.

e commedie più riuscite sono:

 - la donna del mistero

 - i sette nani

 - ciccillo

 - quattru cummari in depressioni.

 - U passaru da Za Betta.

L'ultima commedia presentata dalla compagnia e:

 - "pi festi i natali tutti a casa i masciu cicciu" 

commedia dialettale in tre atti, scritta e diretta da Mario Romano  e Romana Naso, rappresentata nel marzo 2003; qui di seguito esposta.

Caria Teatro 2003

Immagini a cura di: " Studio Immagini di Gasponi " 

Opera:   " pi festi i natali tutti a casa i masciu cicciu " 

commedia dialettale in tre atti, scritta e diretta da Mario Romano  e Romana Naso, rappresentata nel marzo 2003.   Personaggi e interpreti

  • Cicciu     - Mario Romano

  • Rusaria    - Romana Naso

  • Pascali     - Francesco Pugliese

  • Tina       - Daniela Vallone

  • Carmela   - Domenica Staropoli

  • Filomena  - Rosa Pugliese

  • Francisca  - Maria Calello

  • Mariuzza  - Molino Domenica

  • Petruzza   - Rosa Rizzo

 Storia e ambientazione dell'opera 

Ci troviamo a Caria la vigilia di Natale in una modesta casa in cui vive una famiglia di buoni principi formata da Cicciu, Rosa e il figlio Pasquale tornato a casa per le feste di natale, da Milano dove frequenta la facoltà di medicina. Rosa insieme ad una vicina di casa cummari Francisca sta preparando i curuj tipici dolci natalizi, e discutono del più e del meno; mentre stanno lavorando arriva un'altra commare, Carmela che riferisce a Rosa che ha scoperto che Cicciu il marito di Rosa fa uso di una strana medicina se ne è accorto suo marito in quanto una sera mentre Cicciu era a giocare a carte dalla tasca gli è caduta una etichetta di una strana medicina, la stessa medicina che prendeva un certo masciu Franciscu deceduto a causa di una strana malattia.

Rosaria entra in panico sconvolta dalla notizia, insieme alla vicina si convincono che Cicciu è vittima del malocchio e mettono su uno strano rito per liberarlo; subito dopo arriva da Milano Pasquale il figlio di Rosa e Cicciu che viene informato sulla strana malattia del padre, mamma e figlio decidono di non dire niente al padre e facendo finta di niente preparano la cena di natale convinti che sia l'ultimo natale che passeranno tutti insieme, proprio per questo alla cena vengono invitati tutti i parenti e anche le più intime commari, mentre fervono i preparativi della cena natalizia arriva in casa una ragazza molto sofisticata di nome Tina che dice di essere la fidanzata di Pasquale, Rosa vedendo la ragazza, provata dalla malattia di suo marito, va in bestia trattando malissimo la ragazza; ma siccome a Natale si è tutti più buoni, pensando al bene di Ciccio la famiglia si ritrova nel salotto per addobbare l'albero di natale, sul più bello le campane della chiesa del paese incominciano a suonare....

scoppia un macello, da tutto il paese si sentono grida, urla schiamazzi, sirene, e in casa irrompono delle commari che incitano con bastoni coltelli zappe, la famiglia ad unirsi al resto del paese per la protesta contro la chiusura dell'ufficio postale di Caria. 

La famiglia si unisce al resto del paese per lottare contro la chiusura dell'ufficio postale, succede di tutto, botti da orbi, dopo la lotta per la posta la famiglia rientra a casa per il cenone di natale, che però salta in quanto tutti i membri della famiglia le commari e i vicini non riescono nemmeno a parlare a causa dello sforzo e della lotta per la posta . Quando la situazione si ristabilisce Rosa e Pasquale e le commari, decidono di affrontare Ciccio , e decidono di chiedere spiegazioni sul perchè Ciccio ha tenuto nascosto la sua malattia a tutta la sua famiglia, Cicciu imbarazzato perchè la famiglia ha scoperto il suo segreto decide di parlare e racconta a tutti la verità sulla strana medicina della quale fa uso; dopo un divertente dialogo si scoprirà un grosso malinteso sulla medicina.

La medicina che tanto ha fatto preoccupare l'intera famiglia non era una medicina, ma una tintura per capelli a cui Cicciu ricorreva e svelato il mistero che è frutto di una svista del marito di cummari Carmela la famiglia dopo tanti fatti sconvolgenti, la malattia, l'arrivo di Tina, la lotta della posta festeggia finalmente le le feste natalizie.

Tutte le commari e gli abitanti di Caria che hanno partecipato alla lotta per la posta vengono invitati pi festi i natali tutti a casa i masciu Cicciu.

Compagnia teatrale cariese

  • Tecnico audio          - Nicola Romano

  • Tecnico luci            - Giuseppe Molino

  • Copioni a cura di       - Francesco Pugliese e Lorenzo Molino

  • Dialoghi curati da      - Romana Naso e Mario romano

  • Costumi curati da      - Romana Naso

  • Coreografie curate da  - Maria Calello

Si ringrazia inoltre la parrocchia della

  • Trasfigurazione din.s.g.c.- Caria.

  • L'oratorio Don Bosco Caria

  • Il coro parrocchiale.

La compagnia sta preparando altre due nuove commedie che presenterà nei prossimi mesi estivi. Di seguito le immagini della rappresentazione a cura di " studio Immagini di Gasponi "

Immagini a cura di:  " Studio Immagini di Gasponi " 

Foto 1

Foto 2

Foto 3

Foto 4

Foto 5

Foto 6

Foto 7

Le altre opere della Compagnia teatrale cariese:

"Quattru cummari in depressioni":  commedia dialettale in tre atti scritta da Romana Naso. rappresenta nel febbraio 2001, e alla festa dell'emigrante agosto 2001. 

Personaggi e interpreti:

Ramona - Romana Naso

Rosa- Rosa Pugliese

Maria- Maria Calello

Donna Sarina- Sarina Floccari

Cummari Sara- Sara Broso

Cummari Romana- Romana Di Marzo

Cummari Rosina- Rosa Rizzo

Cummari Nora - Eleonora Colenzio

Infermiera- Daniela Vallone

Dott. Petrullo- Francesco Pugliese

Marietta - MariaGrazia Pugliese.

Trama e Ambientazione dell’opera:

al centro di questa divertentissima commedia troviamo la famiglia malli, formata da tre sorelle: Romana, Rosa, Maria, e dalla loro mamma, una signora un po’ troppo all'antica, donna Sarina.

Una famiglia un po’ fuori dal comune nella quale succederà di tutto; ogni ragazza coltiva un sogno, che verrà ostacolato da una malattia molto rara che contagerà per prima donna Sarina e poi l'intero nucleo familiare.

Le cose precipitano quando l'intera famiglia si recherà dal medico di famiglia che diagnosticherà una gravidanza.

La gravidanza misteriosa però non riguarderà le tre giovani sorelle ma la vedova donna Sarina che non riesce a spiegare lo stato interessante, in quanto da diversi anni è vedova. La gravidanza infine sarà attribuita ad una lettera arrivata misteriosamente durante la notte a donna Sarina.

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"U passaru da za Betta": commedia brillante in tre atti scritta da Romana Naso e Mario Romano, rappresentata nell'agosto 2002 in occasione della festa dell'emigrante.

Personaggi e interpreti:

Geniu - Francesco Pugliese

Rosa - Romana Naso

‘Ntonetta - Daniela Vallone

Dott.Bruni - Mario Romano

Geltrude - Maria Calello

Za Betta - Rosa Pugliese

Donna Franca - Francesca Mazzeo

Cummari Sara - Rosaria Floccari

 Storia e Ambientazione dell'Opera

la scena è ambientata in una famiglia cariese, formata da Genio, Rosa, 'Ntonetta; in questa famiglia esiste un grave problema: ‘Ntonetta vuole diventare suora, ma suo papà Genio non ne vuole sapere, in quanto ha sempre desiderato che la figlia si sposasse, per questo motivo in casa non si sta in pace, anche i rapporti tra genio e la moglie rosa non sono buoni in quanto rosa ha sempre incoraggiato la figlia a prendere i voti.

La situazione precipita, quando in casa arrivano nonna Geltrude e la zia Betta che porta alla sua nipotina in regalo un passero, a causa di questo passero Genio ha una grave crisi e rischia di morire.il dottore di famiglia dice che l'unico rimedio per guarire Genio e che 'Ntonetta si sposi, a malincuore dopo una serie di episodi divertenti , 'Ntonetta per amore del padre decide di sposarsi.

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" E' più bello amare": opera teatrale in tre atti, scritta e diretta da Romana Naso e Mario Romano, rappresentata in occasione del S. Natale 2002.

Personaggi e interpreti

Loredana - Romana Naso

Mattia - Francesco Pugliese

Barone Carlo - Mario Romano

Emilia - Caterina Pugliese

Elena-Daniela Vallone

Schiava Maria - Maria Calello

Schiave greche:

Mariarosaria Loiacono

Domenica Pugliese

Sara Rombolà

Rossella Rombolà'

Giuseppina Grosso

Domenica Mollo 

Angeli:

Serena Pugliese

Chiara Pugliese

Caterina Naso

Anna Pugliese

Marialuisa Di Bella

 Storia e ambientazione dell'opera

opera teatrale che ha avuto un grande successo, in quanto la trama ruota intorno ad una storia commovente, una madre che credeva morte le sue due figlie, a causa di questo dolore è diventata una donna spietata, piena di odio verso il mondo intero, ma saprattutto verso chi professa la religione cristiana.

Un giorno si presentano a fare l'elemosina due ragazze cristiane nel suo palazzo, Loredana scaglia contro di loro tutto il suo odio, facendole torturare infine per caso scoprirà che le due ragazze, sono le sue due figlie Emilia ed Elena che lei credeva morte; scoprendo la verità sulle due ragazze, Loredana si converte e abbraccia la religione cristiana.

 P.S. : per la realizzazione di quest'opera teatrale si ringrazia per la preziosa collaborazione:l'oratorio Don Bosco di Caria, il nostro parroco don Giuseppe Furchì, il coro parrocchiale di Caria, il sindaco del comune di Drapia e l'amministrazione tutta, per la graditissima presenza.

Gli articoli sulla Compagnia Teatrale Cariese apparsi sul Quotidiano scritti da

Franco Pagnotta

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Drapia. Dopo cinquant’anni a Caria  viene ripristinato l’antico rito religioso, torna l’antica Festa del Rosario l’iniziativa per opera dell’associazione teatrale e della parrocchia

Drapia – torna nella frazione di caria ,dopo 50 anni l’antica Festa del Rosario, che si celebrerà Domenica prossima. L’antica tradizione  è stata ripristinata grazie all’impegno del parroco Don Giuseppe Furchì e all'attaccamento alla propria storia da parte dell’associazione  culturale Compagnia Teatrale Cariese. Dopo il triduo di preparazione, che è incominciato ieri sera, il culmine della festa si raggiungerà domenica 17 con l’uscita della statua della Madonna del Rosario dalla chiesa parrocchiale (dedicata a lei e a Gesù Salvatore). Seguirà subito dopo la santa messa in piazza Cavour e quindi la processione per le vie principali del paese con il canto delle litanie in località Casalvecchio. Per l’occasione tutti i balconi e le finestre delle case saranno addobbati a festa. Nel pomeriggio  giochi popolari e caccia al tesoro, una giornata intensa che si concluderà alle 21 in piazza Cavour, quando si potrà assistere alla commedia dal titolo accattivante:”a pigula ciangiu e u previti novu mancu arrivò ca subitu sindiu" presentata dalla compagnia teatrale cariese. durante la serata ci sarà la distribuzione di tipici dolci  preparati dalle donne del posto per devozione alla vergine. La festa è dedicata alle persone anziane  di Caria che spesso avevano espresso il desiderio che venisse ripristinata una tradizione legata alla loro gioventù e a quegli inizi anni 50  che seguirono la fine della guerra  e l’inizio di un cammino di ricostruzione che nei nostri paesi fu caratterizzato dal fenomeno dell'emigrazione. Adesso nel rispetto  di quell’antica devozione, l’associazione teatrale e la parrocchia hanno voluto  riaprire il libro della storia e rileggere una pagina che appartiene a tutti i cariesi. Una pagina che era stata  coperta dalla polvere  del tempo e che domenica sarà rivissuta da tutta la popolazione del centro, con le emozioni di allora  e con una silenziosa preghiera alla Madonna del Rosario affinché porti un pò di pace in un mondo che sembra aver smarrito il senso dell’uomo.

  Franco Pagnotta (articolo apparso sul Quotidiano il 14 ottobre 2004)

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Drapia – Per la compagnia teatrale cariese si preannuncia un'altra estate di successi. In piazza storie di vita quotidiana il debutto nel proprio paese nel giorno della festa dell’emigrante

Drapia-partirà nei prossimi giorni il lungo tour della compagnia teatrale cariese, costituitasi giuridicamente come associazione culturale appena un anno fa ma ricca di esperienza, quella maturata in tantissimi anni di passione per un’arte che tanto ha fatto divertire e riflettere sui temi più importanti della nostra storia contadina, i cui valori sono sempre attuali. Dopo molte serate  programmate dall’amministrazione provinciale per i prossimi giorni, il debutto  ufficiale avverrà nella piazza principale di Caria in occasione della VII edizione della festa dell’emigrante. Storie di vita quotidiana, le esilarante commedie scritte dagli stessi componenti del gruppo teatrale che trovano nel suo presidente Romana Naso e nel suo vice, Mario Romano, due sicuri punti di riferimento  e delle menti in continuo fermento per pensare e immaginare scene e situazioni che appartengono a tutti. Vicende legate alla vita semplice delle nostre contrade, dei nostri paesi del sud, che la compagnia cariese vuole riproporre a tutti noi, nella consapevolezza che non si può fare cultura se non ci si aggancia a quello che è il retaggio del nostro passato. Un gruppo artistico, quello di Caria, che per statuto, promuove e difende i valori irrinunciabili della libertà della solidarietà e dell’integrazione culturale e razziale, valorizzando e tramandando il nostro patrimonio storico e artistico; in questo centro a due passi da Tropea, è molto viva, dunque la tradizione teatrale, nata oltre quarant'anni fa per opera di Pasquale Pugliese, fondatore della Filodrammatica Don Bosco, la cui eredità è stata raccolta dagli attuali responsabili della compagnia. Far ridere dunque, ma anche guardarsi negli occhi e parlarsi, questo in sintesi l'obiettivo della compagnia teatrale cariese, il resto verrà da se.

 Franco Pagnotta (articolo apparso sul Quotidiano il 13 Agosto 2004)

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Drapia, a Caria la Passione Vivente

Con inizio alle 20.30 si svolgerà domenica delle palme nella frazione di Caria, la terza edizione della “passione vivente”. L'iniziativa, organizzata dalla locale compagnia teatrale cariese e dalla parrocchia, si avvale del patrocinio dell’amministrazione provinciale di Vibo Valentia. Il racconto della via crucis, con la partecipazione della gente del posto e dei due parroci(Don Giuseppe Furchì e Don Sergio Meligrana che avranno ruoli specifici nella rappresentazione), partirà da largo San Nicola per poi proseguire nella chiesa parrocchiale della trasfigurazione e nelle vie interne del paese. una riproposizione della Passione di Cristo che ben si presta ad essere rappresentata  tra queste stradine vicoli e piazzette, che conservano ancora il fascino intramontabile dell’antica architettura.

Otto le scene alle quali si potrà assistere: l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, l’ultima cena e la lavanda, processo di Caifa, processo di Pilato e la condanna, la via dolorosa, la crocefissione la sepoltura e in fine la resurrezione.

Saranno sicuramente in tanti coloro che non vorranno perdere questa serata di magica atmosfera religiosa. La bravura degli attori la religiosa partecipazione popolare verso quella che è una delle pagine drammaticamente più bella del vangelo e il clima della settimana santa contribuiranno a dare alla rappresentazione quel tocco di intima vicinanza e solidarietà al sacrificio di Cristo, che per noi cristiani rappresenta la salvezza.

Franco Pagnotta (articolo apparso sul Quotidiano il 31 Marzo 2004)

Statuto della Compagnia Teatrale Cariese

Titolo I

art.1 - Costituzione e Denominazione

E' costituita l'associazione culturale denominata compagnia teatrale cariese, di seguito anche Associazione

art. 2 - Definizione ed Ordinamento.

la compagnia teatrale cariese e' una associazione liberamente voluta dai suoi soci fondatori. La compagnia teatrale cariese, al suo interno è regolata dal presente statuto, dai regolamenti e da altre disposizioni adottate legittimamente. La compagnia teatrale cariese, nei rapporti con altri ordinamenti o istituzioni è regolata dal presente statuto, dai regolamenti adottati al suo interno e dalle disposizioni di cui agli arti.36-42 del codice civile, nonché da tutte le ulteriori disposizioni di legge adottate ed applicabili in materia.

art. 3 - Principi e Scopi

la compagnia teatrale cariese riconosce promuove e difende i valori irrinunciabili della libertà, dell'uguaglianza della solidarietà e dell'integrazione culturale e razziale; si prefigge lo scopo di studiare,preservare,valorizzare tramandare e divulgare il patrimonio storico ed artistico calabrese e le tradizioni cariesi.

La compagnia teatrale cariese mira a rivitalizzare la cultura e le tradizioni cariesi,consapevole del fatto che la riscoperta e lo studio delle costumanze locali serva a meglio conoscere il presente e ad affrontare con maggiore esperienza e ponderata saggezza l'avvenire.

La compagnia teatrale cariese realizza il suo scopo anche attraverso rappresentazioni teatrali ,specie dialettali ,ed altre manifestazioni di carattere artistico-sociale religioso e culturale che migliorino qualitativamente le persone e ne accrescano il livello culturale.

La compagnia teatrale cariese è libera, e di essa possono fare parte tutti coloro che ne condividano principi e scopi.

art.4 - Sede

la compagnia teatrale cariese ha sede in Caria di Drapia, Provincia di Vibo Valentia, alla via provinciale casa parrocchiale.

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Titolo II

Soci Patrimonio Sociale

art.1 - Soci Fondatori

Sono Soci Fondatori:

- Romana Naso

- Mario Romano

- Francesco Pugliese

- Giuseppe Molino

- Domenica Staropoli

- Domenica Molino

art.2 - Contributi

Tutti i soci contribuiscono per il raggiungimento degli scopi e dei principi della compagnia teatrale cariese, nella misura con i mezzi e con le modalità determinate dall'assemblea dei soci.

art.3 - Patrimonio

il patrimonio della compagnia teatrale cariese è costituito dal fondo cassa comune formato dalla contribuzione dei soci, secondo le modalità stabilite e deliberate dall'assemblea ed eseguite dal comitato direttivo; da qualsiasi altra erogazione che perverrà alla compagnia teatrale cariese da enti o privati a titoli di finanziamento o di liberalità, dai beni acquistati con tali contribuzioni.

art.4 - Adesione di altri soci alla Compagnia Teatrale Cariese.

Il numero dei soci è illimitato, di essa possono farne parte tutti coloro i quali ne condividano i principi e gli scopi. La qualità di socio è assunta a seguito dell'accoglimento della domanda di adesione da parte del comitato direttivo e dopo il versamento della quota annuale associativa il diniego all'iscrizione da parte del comitato direttivo deve essere motivato e comunicato per iscritto al richiedente escluso.

art.5 - Soci Onorari

Il comitato direttivo può, per alti meriti culturali e sociali conferire l'associazione onoraria alla compagnia teatrale cariese. l''associazione onoraria è gratuita salva diversa volontà del socio onorario.

art.6 - Decadenza dell'Associazione

Il comitato direttivo per accertata violazione dei principi o degli scopi del presente statuto ovvero messa in mora per mancata corresponsione delle quote associative o delle altre eventuali contribuzioni deliberate dall'assemblea dei soci, radia il socio con motivata deliberazione scritta da comunicare all'espulso. La qualità di socio si perde, altresì per: dimissione o morte.

art.7 - Opposizioni

Contro tutti i provvedimenti adottati dal comitato direttivo e dall'assemblea dei soci ad eccezione dell'atto di cui sopra all'articolo 5, titolo II del presente statuto, è possibile proporre opposizione scritta entro 20 giorni dall'avvenuta conoscenza della deliberazione opposta. Sulla opposizione decide insindacabilmente la commissione di garanzia con atto scritto debitamente motivato da comunicare al ricorrente.

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Titolo III

Organi Sociali

art.1 - Organi Sociali

Sono Organi Sociali:

- Assemblea dei soci

- Comitato Direttivo

- Presidente dell'associazione

- Vice presidente

- Segretario

- Tesoriere

- Consigliere

- Commissione di Garanzia.

Gli organi sociali dell'Associazione sono:

- Comitato Direttivo:    Naso Romana, Romano Mario, Pugliese Francesco, Molino Domenica

- Presidente dell'associazione: Romana Naso

- Vice Presidente:                   Mario Romano

- Segretario:                            Francesco Pugliese

- Tesoriere:                             Domenica Molino

- Consigliere:                           Don Giuseppe Furchì

- Commissione di Garanzia:    Iannello Francesco, Naso Pina, Don Giuseppe Furchì.

art.7 - Il Presidente.

Il Presidente dura in carica un anno ed è eletto dal comitato direttivo a scrutinio segreto a maggioranza dei tre quinti.

art.8 - Poteri del Presidente

Il presidente ha la legale rappresentanza dell'associazione,presiede il comitato direttivo.cura l'ordinaria amministrazione ed esegue tutti gli atti di straordinaria amministrazione deliberati dall'assemblea. Egli è autorizzato a stare in giudizio per l'associazione. Il presidente nomina un vice presidente un segretario un tesoriere. Tutti gli atti che per l'associazione importino devono essere approvati dal comitato direttivo e controfirmati dal tesoriere. Ogni atto del Presidente che non sia deliberato dal comitato direttivo e debitamente contro firmato è nullo ed è inopponibile all'associazione.

art. 9 - Vice Presidente

Il Vice Presidente sostituisce il Presidente e ne assume le responsabilità in tutti i casi di impedimento o per espressa delega scritta. Egli assume tutti i poteri per il tempo dell'impedimento o della delega, egli può nominare un suo vice la cui carica dura per il tempo dell'impedimento o della delega del presidente.

art. 10 - Segretario

Egli verbalizza tutte le sedute dell'assemblea e del comitato direttivo dichiara i risultati e proclama gli eletti forma adeguata pubblicità degli stessi. Cura la pubblicazione in apposito albo di tutti gli atti di interesse generale, custodisce tutti gli atti deliberativi.

art.11 - Tesoriere

Tiene cura alla contabilità dell'associazione con diligenza, redige il bilancio annuale, custodisce il patrimonio e i beni dell'associazione. Egli è responsabile di eventuali ammanchi e di colpevoli deterioramenti o perdite patrimoniali, autorizza le spese legittimamente deliberate.

art.12 - Commissione di Garanzia

E' eletta dall'assemblea dei soci a scrutinio segreto a maggioranza degli aventi diritto al voto, dura in carica un anno essa è composta da tre membri e decide a maggioranza della commissione di garanzia non possono farne parte i membri del comitato direttivo.

art.13 - Poteri della Commissione di Garanzia

La commissione di garanzia decide sugli argomenti di cui all'articolo 7 del Titolo II dello statuto, presiede all'elezione del comitato direttivo e all'elezione del presidente, ratifica la nomina di vice presidente, del tesoriere e del segretario.

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Lo statuto della compagnia teatrale cariese contiene altri 6 articoli che regolano i poteri dell'assemblea dei soci, e del comitato direttivo.

Titolo IV

Disposizioni Finali

art.1 - Poteri dei Soci Fondatori

Il collegio dei soci fondatori compatibilmente con le norme del presente statuto, per il tempo in cui non sarà possibile adempire alla formazione di tutti gli organi dell'associazione curerà il funzionamento dell'associazione.

art.2 - Scioglimento del collegio dei soci fondatori

Appena raggiunto il numero sufficiente per formare gli organi sociali, il collegio indice la elezione degli stessi in conformità allo statuto, proclamati gli eletti il collegio decade.

art.3 - Applicazioni ed Interpretazioni

L'associazione è retta dal presente statuto, per quanto in esso non previsto o incompatibile si rinvia alle disposizioni di cui agli art.36-46 del codice civile o alle altre disposizioni di legge compatibili che regolano la materia.

Nessun regolamento, o atto, o comportamento dell'associazione che con lo statuto contrasti ha valore. Lo statuto è fonte di produzione di norme interne.

Lo statuto dell'associazione culturale compagnia teatrale cariese si conserva nell'archivio della stessa compagnia ed è stato protocollato presso l'ufficio protocolli del comune di Drapia e all'ufficio protocolli della provincia di Vibo Valentia.

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